Quale che sia la migliore delle definizioni possibili per chiudere in una frase, o piรน, il legame tra Jean Todt e Michael Schumacher risulterebbe sempre riduttivo. Semplicemente perchรฉ, anche se quellโincidente sulle piste di Meribel ha segnato lโuomo, la sua famiglia e condizionato anche le relazioni di amicizia, Michael รจ ancora qui. Schumacher condiziona, influisce e plasma il presente dei suoi cari, degli amici piรน intimi che mai lo hanno abbandonato come appunto, lโex Team Principal Ferrari e giร presidente della Fia.
Todt รจ tornato a rispondere, a spiegare, a tentare di esternare in maniera cauta e rispettosa delle volontร familiari quanto sta vivendo Michael Schumacher in Svizzera, nella dimora che si รจ scelto con Corinna e i suoi figli, che continuano a proteggerlo e a tutelarne la privacy.
- Todt emoziona sull'amicizia con Michael Schumacher
- L'intervista a L'Equipe
- Quando Schumacher difese Todt
- La replica al presidente FIA Ben Sulayem
- Jean Todt, l'ultima intervista a La Stampa
Todt emoziona sullโamicizia con Michael Schumacher
In una lunga intervista rilasciata al quotidiano sportivo francese LโEquipe, pur rispettando il diktat di riservatezza imposto dalla famiglia, Todt ha rilasciato delle dichiarazioni relative alle condizioni attuali di Schumi, a dieci anni da quellโimpatto devastante di Meribel che ha condizionato la sua esistenza.
Tra indiscrezioni e presunti errori di quel giorno, attraverso il racconto dei testimoni, e il massimo riserbo della moglie Corinna Betsch e dei figli Mick e Gina-Maria, il 77enne manager francese ha rotto di nuovo il silenzio sullโamico ed ex pilota della Ferrari che oggi piange lโex capo ufficio stampa, Alberto Antonini.
Corinna e Michael Schumacher
Lโintervista a LโEquipe
Todt ha usato queste parole per descrivere il rapporto con lโex pilota, rispondendo allโintervistatore che gli aveva chiesto se sentiva la mancanza di Schumacher.
โNo, non mi manca, ho condiviso con lui molti momenti e sono onorato di poterlo fare ancora. Non mi manca perchรฉ lui cโรจโ.
Una frase che esterna un sentimento profondo, di estrema gratitudine, anche di speranza per quel che รจ stato, ma pertinente e ancorato a un oggi che risente di altrettanta considerazione e stima nei confronti della famiglia e di Corinna, che si รจ trincerata dietro a una protezione del marito che le ha imposto interventi misurati, pochi comunicati e qualche intervista che poi ha avuto la sua massima sintesi nel documentario di Netflix.
โCon questo non voglio dire che ora la sua vita non sia cambiata. Non รจ quello di prima, quello che tutti ricordano in F1. Non รจ il Michael che tutti conoscevano. Oggi appare diverso, ma รจ splendidamente sostenuto dalla moglie Corinna e dai suoi figli, che lo assistono in tutto e per tutto ogni giornoโ.
Con queste parole Todt ha di fatto confermato quanto aveva dichiarato la moglie dellโex pilota nel doc diffuso da Netflix, che celebrava la carriera di Schumacher, ma ha anche affermato di essere molto felice di continuare a vedere con lui i Gran Premi in televisione, come quelli della stagione appena conclusa. Il francese ha ricordato anche come Schumi lo avesse sempre difeso, anche nei momenti piรน difficili della sua carriera.
Quando Schumacher difese Todt
Nel 1996, di fronte al rischio di un licenziamento in Ferrari, il pilota tedesco prese le difese di Todt quando nessuno forse si sarebbe sentito di esprimersi con una simile foga e convinzione dicendo: โSe parte Todt, me ne vado anche io. Non accetto altre soluzioniโ.
Per poi alzare lo stesso muro voluto da Corinna e i figli nel difendere la reale condizione di salute del campione di F1 a seguito della devastante caduta sulle Alpi francesi, 10 anni fa:
โLe sue condizioni rimarranno una faccenda privataโ.
Jean Todt e il team Ferrari festeggiano il Mondiale di Michael Schumacher
La replica al presidente FIA Ben Sulayem
Todt ha inoltre replicato senza alcuna remora, anzi nei riguardi del suo successore alla guida della Fia, lโemiratino Ben Sulayem. โLe sue parole non mi hanno sorpreso, sapevo che personaggio fosseโ, ha stigmatizzato lโex team principal Ferrari, per rispondere alle responsabilitร a lui attribuite circa i debiti maturati dalla federazione, per poi precisare: โQuando me ne sono andato (dicembre 2021) cโerano piรน di 250 milioni di euro in riserva e ogni anno i conti erano a posto e non dobbiamo dimenticare la parentesi della pandemia. Tuttavia, quando arrivai nel 2009, i milioni di euro in riserva erano appena 40, nonostante la Federazione avesse da poco trasferito i diritti commerciali della Formula 1โ. Lโex numero 1 Fia ha aggiunto: โIl budget era quasi triplicato, quindi non lo chiamerei โdeficitโ. Avevamo anche tante nuove competizioni e fonti di reddito, come la Formula E, il Wec e il Rally-Raidโ.
Infine la stoccata finale, dellโex numero 1 della Fia: โQueste accuse non hanno senso, soprattutto se sono false, siano rivolte al predecessore a capo della Ferrari, della Peugeot o della stessa Fia. ร solo fumo. In carriera non mi sono mai permesso di aprire bocca, perchรฉ รจ inutile. Quando si chiude un capitolo se ne deve aprire un altro. Non si puรฒ impedire a qualcuno di criticare o dissentire โ ha chiosato โ ma tutto quello che ho fatto durante la mia presidenza รจ sempre stato approvato dal Senato e dal consiglio mondialeโ.
Jean Todt, lโultima intervista a La Stampa
Su Michael, negli anni, ci sono state e ci sono solo non notizie scandite da qualche barlume di veritร deciso da Corinna e dalle dichiarazioni โ ridotte a pochissime frasi โ del fido Jean Todt appunto e Flavio Briatore. Di recente ha parlato, con la necessaria delicatezza, il fratello Ralf Schumacher che di recente in una lunga intervista ha riportato del rapporto con i nipoti, Gina Maria e Mick, figli di Michael e Corinna, ma anche Jean Todt (unico ad aver accesso a casa Schumi) che in unโintervista a La Stampa ha ribadito quanto affermato anche allโautorevole quotidiano francese:
ร una questione privata. Lโunica cosa dico รจ che adoro Michael, adoro la sua famiglia ed รจ giusto rispettarne la privacy.
Una chiosa che ci sentiamo di mettere qui, per Todt e Schumacher e la sua famiglia impegnata a proteggerlo da inutili e superflue speculazioni, a 10 anni da quel giorno assurdo che ha cambiato le loro vite.