Tra campo e mercato, il Milan prova a consolidarsi nel presente e a programmare il futuro, in attesa di capire se Sergio Conceiçao resterà sulla panchina rossonera. La qualificazione alla prossima Champions League resta un elemento imprescindibile per la valutazione dell’operato del manager portoghese e per un bilancio complessivo della stagione, già condizionata dall’esonero di Fonseca a fine 2024. Nel frattempo, Ibrahimovic e soci accelerano sul fronte rinnovi: dopo Maignan e Reijnders, è ormai pronto a prolungare il suo contratto anche Christian Pulisic. E domani c’è il recupero con il Bologna.
- Milan, domani il recupero con il Bologna: cosa serve per la Champions
- La probabile formazione del Milan contro il Bologna
- Milan, accelerata sul fronte rinnovi: ora tocca a Pulisic
Milan, domani il recupero con il Bologna: cosa serve per la Champions
Una volta archiviata la sconfitta con il Torino, che ha seguito la cocente eliminazione dalla Champions League, il Milan non può permettersi di sprecare un jolly come il recupero con il Bologna di Vincenzo Italiano. Uno scontro diretto per l’Europa e l’ennesima prova del 9 per Gimenez e compagni, chiamati a dimenticare le ultime pesanti sconfitte.
Domani, al “Dall’Ara”, i rossoneri si giocano tantissimo, essendo a -8 dal quarto posto in classifica, occupato attualmente dalla Juventus di Thiago Motta. Un successo consentirebbe al Diavolo di accorciare il distacco e di portarsi a cinque lunghezze dalla Vecchia Signora, ma non è detto che basti in questo rush finale di campionato.
In caso di vittoria, necessaria per continuare a credere nella corsa all’Europa che conta, il Milan potrebbe iniziare a guardare con attenzione anche alla quinta casella. Un bonus che scatterebbe qualora l’Italia si confermasse al secondo posto del ranking UEFA, dove è stata recentemente superata dalla Spagna. Paradossalmente, ai rossoneri toccherebbe tifare Inter in Champions, nella speranza che vadano avanti in Europa League anche la Roma di Ranieri e la Lazio di Baroni.
Del resto, ad oggi, per centrare un piazzamento tra le prime quattro serve un mezzo miracolo. L’attuale media di 1.64 punti a partita non basterebbe nemmeno ad agganciare il quinto slot. Obbligatorio incrementare il bottino e portare tale media a 2.23 a gara, per chiudere almeno a quota 70. Ammesso che basti.
La probabile formazione del Milan contro il Bologna
Riflettori puntati sull’undici anti-Bologna in casa Milan, a pochi giorni dal ko con il Torino, che ha messo in evidenza le lacune difensive dei rossoneri e uno scarso equilibrio nell’arco dei 90 minuti. Possibile turno di riposo per Rafa Leao, con Conceiçao pronto a rinunciare ai fantastici 4 là davanti, con Pulisic e Joao Felix che potrebbero supportare il messicano Gimenez in un ipotetico 4-3-2-1.
La stella portoghese resta in ballottaggio con Fofana, al quale l’ex Porto rinuncerebbe in caso di 4-2-3-1, dando fiducia a Musah accanto a Reijnders. In difesa, spazio a Jimenez sulla destra, con Thiaw e Pavlovic al centro del pacchetto arretrato completato da Theo Hernandez.
Ecco la probabile formazione del Milan contro il Bologna:
MILAN (4-3-2-1): Maignan; Jimenez, Thiaw, Pavlovic, Theo Hernandez; Musah, Fofana, Reijnders; Pulisic, Joao Felix; Gimenez. All. S. Conceiçao.
Milan, accelerata sul fronte rinnovi: ora tocca a Pulisic
Da Mike Maignan a Tijjani Reijnders, passando per il giovane Torriani, fino ad un pilastro come Christian Pulisic. Il Milan pensa al futuro e accelera sul fronte rinnovi. L’estremo difensore francese, nonostante il grave errore di Rotterdam, firmerà fino al 2028 con opzione sino al 2029, mentre l’olandese prolungherà fino a giugno 2029 con opzione per un ulteriore anno. Il talentuoso portiere, frutto del settore giovanile, sottoscriverà un accordo fino al 2030.
Capitolo Pulisic: intesa vicina anche con l’entourage dello statunitense, come conferma La Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna. Contratto fino al 30 giugno 2028 con opzione sino al 2029 e stipendio che passerà dagli attuali 4 a 5 milioni di euro, più bonus e premi legati al raggiungimento di determinati obiettivi personali e di squadra.
In stand-by, invece, il discorso legato a Theo Hernandez, complici episodi e prestazioni registrati nel corso di questa stagione. Dialoghi aperti, ma resta da capire anche la reale intenzione del francese.