Cinque anni di Milan, otto infortuni muscolari nell’arco di due stagioni, totale: 63 reti in 150 presenze e la consapevolezza, ben oltre la semplice sensazione, che la sua carriera avrebbe potuto regalare molte gioie in più.
- Milan, il talento sprecato di Pato
- Pato e l'aneddoto su Berlusconi
- Pato e l'imbarazzo con Leonardo
- Quando Pato si prese il Bernabeu
- Pato e l'addio con Barbara Berlusconi
Milan, il talento sprecato di Pato
Alexandre Pato ha pagato oltremodo la fragilità dei propri muscoli, e magari una condotta extra-campo non sempre aderente in pieno ai canoni del professionista esemplare. Ma non è stato il primo, non sarà l’ultimo: fatto sta che il suo talento è stato in gran parte sprecato.
Approdato al Milan a 19 anni (anche se venne acquistato nel 2007), sembrava dover diventare la stella più luminosa del firmamento mondiale. Poi, una inesorabile caduta che lo ha portato al prematuro ritorno in Brasile a Corinthians e San Paolo prima di concludere la carriera girovagando tra Chelsea, Villareal, campionati cinese e canadese, e infine nuovamente al San Paolo.
Pato e l’aneddoto su Berlusconi
Pato oggi ha 35 anni, e fa il commentatore televisivo in Brasile: intervento al podcast ‘Benja Me Mucho’, ha svelato un curioso aneddoto dei tempi del Milan con Silvio Berlusconi protagonista. Il brasiliano ha raccontato di una telefonata ricevuta dal presidente rossonero mentre erano in autobus, in direzione dello stadio in cui avrebbero giocato. Stando al suo racconto, il presidente rossonero gli fece una precisa richiesta tattica, che assomigliava più a un ordine.
A quel punto il “papero” rispose: “Silvio, ma come faccio?”. In quel periodo Pato giocava come attaccante esterno, mentre Berlusconi gli “chiese” di giocare in posizione più centrale, contrastando dunque l’impostazione del tecnico Leonardo. “Stavamo andando in autobus verso lo stadio. All’improvviso ricevo una telefonata e rispondo: ‘Chi è?’, ‘Ciao, Berlusconi vuole parlare con te’. Io dico: ‘Eh? All’ora della partita?'”. A quel punto risuona inconfondibile voce dal capo: “Senti, ti chiedo di giocare in posizione più centrale”.
Pato e l’imbarazzo con Leonardo
“Come faccio, il mio allenatore è lì davanti a me – ha continuato Pato, sentendosi preso tra due fuochi – Silvio, ma come faccio? Devo fare quello che mi dice l’allenatore’. Berlusconi mi dice: ‘Tranquillo, vai al centro, te lo dico io’. Io rispondo: ‘Va bene’. Allora dico a Leonardo: ‘Ehi Leo, lui (Berlusconi) mi ha chiamato e mi ha detto di giocare al centro'”. Il tecnico suo connazionale – evidentemente conoscendo bene le abitudini della casa – a quel punto non si scompone: “Vai tranquillo, gioca al centro”.
Quando Pato si prese il Bernabeu
Sarà stato un caso – come riporta FanPage – ma pochi giorni dopo quella telefonata, il 21 ottobre 2009, il Milan giocò una grande partita clamorosa al Bernabeu contro il Real Madrid in Champions League, vincendo 3-2 con doppietta di un Pato che giocò in posizione molto più centrale. Esattamente come voleva Berlusconi. Una pagina indelebile di storia milanista ed uno dei punti più alti della carriera di Pato, che in seguito non avrebbe più conosciuto soddisfazioni simili.
Pato e l’addio con Barbara Berlusconi
Pato ha anche raccontato di quando si lasciò con Barbara Berlusconi, figlia di Silvio e della reazione dell’ex presidente, che affrontò la situazione con la sua consueta ironia. “È sempre stato molto simpatico – continua Pato – Ricordo ancora che un giorno riunì tutti sul campo e disse: ‘Se vincete il campionato organizzo una festa per tutti. Ma per te no, per te no Pato (ride, ndr)'”.