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Milan, Cardinale punta su LeBron James dopo Ibrahimovic: vuole una franchigia NBA a Las Vegas

Il fondo RedBird starebbe lavorando insieme alla star dei Los Angeles Lakers, LeBron James, per portare una franchigia a Las Vegas. La cifra per lanciare una squadra di espansione si aggira intorno ai 5-6 miliardi di dollari

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Gerry Cardinale a tutto campo. Dopo aver messo a punto il tassello Zlatan Ibahimovic nel Milan, il fondatore di RedBird Capital adesso strizza l’occhio alla NBA con la volontà di portare una franchigia a Las Vegas, e per farlo sta lavorando con un gigante del mondo della palla a spicchi, LeBron James.

Cardinale e LeBron verso Las Vegas

LeBron James aveva manifestato la sua volontà di creare una squadra NBA a Las Vegas subito dopo la vittoria dell’In-Season Tournament la cui finale si è giocata proprio alla T-Mobile Arena di Las Vegas. Del resto la “città del peccato” da anni è diventata un punto di riferimento anche nel mondo dello sport con l’arrivo dei Raiders (football). Ora c’è la volontà di espandere anche il mondo della NBA che in questo momento conta 30 squadre.

La sponda perfetta LeBron sembra averla trovata in Gerry Cardinale, fondatore di RedBird Capital che ha anche la proprietà del Milan, e nel corso di un suo intervento al Forum sulle attività sportive collegiale, il manager non si è nascosto: “Stiamo valutando la possibilità di portare una squadra di espansione della NBA qui in collaborazione con LeBron James e Fenway Sports Group”.

I rischi di una nuova franchigia

Nel corso degli ultimi 20 anni la NBA ha avuto una crescita esponenziale sul fronte dei ricavi che ha comportato anche ad uno “starpower” crescente da parte dei giocatori a cui va il 51% degli incassi. Ma sebbene in questo mondo il mondo della pallacanestro possa rappresentare una miniere d’oro, Cardinale rivela anche quali sono i rischi: “Abbiamo iniziato questo progetto tre anni fa. Il prezzo di una squadra NBA all’ora era di 3 miliardi di dollari. Oggi si parla di 5-6 miliardi per una squadra di espansione. Non sono sicuro di potercela fare”.

Ma resta comunque ottimismo, anche perché lo stesso commissione della NBA, Adam Silver si è più volto esposto sull’argomento. Cardinale quindi prosegue il suo progetto: “Forse stiamo raggiungendo il punto di svolta e potrebbe significare che se vogliamo vedere una continuazione lineare in queste valutazioni, forse è necessario un tipo di capitale diverso”.

Yankees e RedSox: l’universo sport di Cardinale

L’avventura Milan non è stata la prima in ambito sportivo per Gerry Cardinale che sin dai suoi inizi in Goldman Sachs ha costruito dei rapporti molto stretti con il mondo dello sport. La RedBird ha una quota della proprietà di YES Network, rete sportiva regionale con base a New York che fa capo anche agli Yankess e ad Amazon, inoltre RedBird è azionista di SpringHill, casa di produzione di LeBron James. Negli ultimi anni Cardinale ha anche aperto un rapporto di collaborazione con i Dallas Cowboys, l’American Team per eccellenza nel mondo del football.

Milan: l’arrivo di Ibrahimovic in società

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