A volte ritornano. Attorno al nome del Milan rispunta Investcorp, il fondo del Bahrain che due anni fa si era mostrato interessato all’acquisizione della società rossonera. Poi la spuntarono RedBird e Gerry Cardinale, che hanno pian piano messo a posto la situazione finanziaria del club e dato inizio a un progetto di lungo corso. La nota curiosa è che adesso sono stati proprio quelli di RedBird a “chiedere aiuto a Investcorp, antichi rivali.
- Milan, Cardinale sonda investitori
- Investcorp torna in orbita Milan
- Milan, perché Cardinale cerca soldi?
Milan, Cardinale sonda investitori
In un articolo su Il Sole 24 Ore firmato da Carlo Festa si dà conto della singolare manovra di Cardinale, alla ricerca di partner interessati a investire nel club. Sull’autorevole quotidiano finanziario milanese si legge infatti:
Cardinale impegnato in questo ultimo mese a sondare con maggior decisione potenziali investitori, sia americani sia soprattutto dell’area del Golfo Persico, interessati a iniettare equity (cioè capitali propri) a monte del club rossonero.
Investcorp torna in orbita Milan
Tra i soggetti coi quali sono stati avviati discorsi c’è proprio Investcorp. E dire che dal Bahrain non avevano nascosto il disappunto per l’esito della trattativa nel 2021, quando al loro fondo fu preferita RedBird. Carlo Festa nel suo articolo continua:
Ci sarebbero stati colloqui tra esponenti di RedBird e alcuni manager di Investcorp. L’obiettivo? Fornire capitali aggiuntivi da iniettare al vertice della catena di controllo milanista a fianco di quelli già versati da altri sottoscrittori del fondo costituito da RedBird.
Milan, perché Cardinale cerca soldi?
La domanda, a cui è difficile dare risposte, è: perché RedBird e Cardinale hanno avviato queste trattative? La situazione del club, infatti, al momento è solida, almeno a quel che risulta. Si legge su Il Sole 24 Ore:
Cardinale non ha fretta né scadenze imminenti visto che le linee di debito di 600 milioni di euro (con interessi al 7%) fornite da Elliott, su una acquisizione del Milan del complessivo valore di 1,2 miliardi, hanno ancora davanti a sé due anni prima del rimborso. L’obiettivo sarebbe quello di riuscire a rimborsare prima della scadenza parte del debito verso il fondo della famiglia Singer, senza contare che qualcuno degli attuali quotisti del fondo RedBird potrebbe voler uscire prima del tempo e monetizzare l’investimento.
Insomma, da avversari a potenziali partner: RedBird e Investcorp pronti a un futuro insieme nel Milan, anche se i problemi di Pioli sono a più breve scadenza, nonostante la boccata d’ossigeno data dal convincente successo sul Frosinone.