Dopo quasi due mesi di stop forzato, Matteo Gabbia, nell’ultima giornata del campionato di Serie A, ha ritrovato il campo. Il difensore del Milan è infatti tornato in panchina contro il Crotone, riassaporando il profumo dello spogliatoio del Meazza che mancava dal 13 dicembre scorso, quando si era infortunato nel match contro il Parma.
Quello che si è rivelato poi un problema al collaterale sembrava inizialmente essere altro: il classe 1999 pensava di essersi rotto il legamento crociato. Il giovane difensore rossonero lo ha raccontato agli studenti del Liceo Pantani di Busto Arsizio, come riportato da ‘informazione online’. “Mi sono messo a piangere perché pensavo di essermi rotto il legamento crociato del ginocchio. Ero molto agitato e preoccupato, anche perché avevo molto male. Poi per fortuna le cose si sono risolte per il meglio”.
Gabbia è tornato a pieno regime e ora punta a spingere il suo Milan verso lo scudetto. Grazie a una mentalità che ha portato Zlatan Ibrahimovic, che lo stesso centrale rossonero ha definito come un esempio. “Arriva un’ora e mezza prima al campo e se ne va un’ora e mezza dopo l’allenamento. Se lo fa lui a 39 anni, dopo tutti i successi che ha ottenuto, perché non posso farlo io a 20? In questo senso Zlatan è un esempio”.