Ieri al mare, oggi al fianco di Fonseca in conferenza stampa. Per Zlatan Ibrahimovic è un giorno di fuoco: da una parte la contestazione degli ultras rossoneri che non si fidano del nuovo Milan e dall’altra la presentazione del neo tecnico dei diavoli. Le grane mercato di Theo Hernandez , Rafael Leao e i retroscena sulla fine della trattativa con Zirkzee, lo svedese vuota il sacco su tutto.
- Milan, Ibrahimovic apre la giornata al fianco di Fonseca
- Milan, Ibrahimovic spegne la trattativa per Zirkzee
- Milan, Ibrahimovic sulle grane Theo Hernandez e Leao
- Milan, Ibrahimovic risponde alla contestazione Curva Sud
Milan, Ibrahimovic apre la giornata al fianco di Fonseca
Presente in conferenza stampa oggi, al fianco del neo tecnico rossonero, Zlatan Ibrahimovic ha parlato del futuro del club: “Oggi parliamo di presente, qualche giorno fa abbiamo parlato di Futuro. Siamo contenti che sia arrivata la giornata per presentare Fonseca. Fa parte delle nostre idee e della nostra strategia: stiamo studiando tante cose che arriveranno. Non abbiamo fretta. Siamo molto carichi, abbiamo tanta fame e abbiamo tanta voglia di iniziare di questa nuova avventura, siamo felici. Siamo carichi”.
Milan, Ibrahimovic spegne la trattativa per Zirkzee
Addio sicuro a Zirkzee e forse anche a Morata, Ibrahimovic spiega i motivi: “Stiamo studiando, stiamo parlando. Non abbiamo fretta. Il mercato è lungo. Posso garantire che i nuovi acquisti arrivano. Stiamo parlando, discutendo. Non c’è niente di fatto. Zirkee è passato. Ne abbiamo uno in mente, ma non dico il nome. C’è qualcuno che puntiamo”.
Sulla delusione del rapporto con Kia Joorabchian, agente dell’attaccante olandese, Ibra ha spiegato: “Deluso mai. Questo è parte di calcio. Realtà e voci sono due cose diverse. Ci sono procuratori che risolvono e procuratori che creano problemi. In questo caso non era nessuna delle due. Le voci che giravano non erano la stessa cosa della realtà. Abbiamo un’idea per l’attacco, speriamo che entri il più velocemente possibile”.
In aggiunta Ibra ha spiegato come intende muoversi sul calciomercato: “Per portare giocatori devi anche creare spazio. Non vogliamo avere una rosa di 30 giocatori, ma di 23. Arriveranno i nuovi acquisti, ma bisogna anche creare spazio per non fare avere troppi giocatori non funzionali al mister. Bisogna pensare non solo a chi entra, ma anche a chi esce. Chi arriverà è per migliorare la squadra, tutto è studiato per migliorare la rosa. Non è solo portare, portare, portare, non dobbiamo avere 40-50 giocatori come nel calcio americano”.
Milan, Ibrahimovic sulle grane Theo Hernandez e Leao
Da circa un mese, il terzino francese è accostato al Bayern Monaco ma Ibra rassicura i tifosi rossoneri: “Theo è un giocatore del Milan. Siamo fortunati che abbiamo 3 giocatori nelle semifinali degli Europei. È un giocatore del Milan, lo sappiamo che è molto felice qua e la famiglia sta bene. Con il nuovo allenatore avrà molto più spazio per giocare come piace a lui. Il gioco di Fonseca sarà costruito anche su di lui, andrà molto bene e non sono preoccupato”. Su Rafael Leao, Ibra ha ceduto poi parola al tecnico che ha spiegato che intende lavorare ancora a lungo con l’attaccante portoghese. Ibra ha poi chiarito perché Origi e Ballo-Touré non figurano nella lista dei convocati per il raduno: “Origi e Ballo-Touré sono convocati, ma nel Milan Futuro. Non fanno parte del progetto della Prima Squadra”.
Milan, Ibrahimovic risponde alla contestazione Curva Sud
Oggi la Curva Sud non sarà presente al raduno per sostenere il nuovo allenatore ma Ibra non ne fa un dramma: “Capisco questa passione e ambizione che si aspettano. Capisco che i tifosi vogliono vincere, ma siamo sulla stessa pagina. Oggi non ci saranno gli ultras perché mancano tanti giocatori importanti, capisco. Alla fine è una questione d’amore. Facciamo questo per soddisfarli. Essere al Milan vuol dire avere a che fare con la pressione, chi lavora qua sa che bisogna vincere. C’è garanzia? No. Ma siamo sulla stessa barca tutti quanti. Andiamo dritti tutti insieme, si pedala e si arriva. I miracoli non esistono, Dio non ha creato il mondo in un giorno, ma in sette giorni. Siamo al primo giorno”.