Un derby ad alta intensità come quello di ieri tra Milan e Inter non poteva che creare problemi al direttore di gara, l’arbitro Marco Guida di Torre Annunziata, che tuttavia raggiunge la sufficienza compiendo la scelta giusta sulla maggior parte degli episodi chiave dell’incontro. L’unico vero (doppio) errore lo compie nel finale, all’88’, in merito all’intervento molto deciso di Conti su Lautaro Martinez: l’arbitro campano estrae il cartellino rosso, ma dopo la review alleggerisce la sanzione optando per il giallo. Rivedendo le immagini, l’espulsione ci stava, perché il milanista entra in maniera irruente e pericolosa, con una gamba alzata, sull’attaccante nerazzurro. Parlavamo di doppio errore perché, in seguito al cambio di decisione, Guida finisce anche per espellere Spalletti, reo di una protesta che è apparsa tutto sommato piuttosto contenuta.Â
DECISIONI CORRETTE. Peccato, dunque, perché fino a quel momento l’arbitro campano era riuscito a venire fuori bene da tutti gli episodi più complicati dell’incontro, lasciando tra l’altro che le due squadre esprimessero la loro intensità e aggressività in campo senza che la gara degenerasse. Corretta, ad esempio, la decisione del 55’ di non assegnare rigore all’Inter per un tocco di mano di Kessie in area rossonera: il centrocampista colpisce la palla di testa, con la palla che scivola sul braccio solo in un secondo momento. Al 66’, poi, Guida assegna correttamente un rigore all’Inter per un contatto in area rossonera tra Politano e Castillejo: l’esterno spagnolo – anche se brevemente – aggancia con il piede il nerazzurro, causandone la caduta. Rigore ineccepibile, che Guida fischia senza esitare mentre cade per terra dopo aver perso l’equilibrio.Â
FUORIGIOCO ININFLUENTE. Cinque minuti più tardi, Piatek si trova in fuorigioco sul tocco di Romagnoli che porta poi al gol di Musacchio: il polacco, però, non influenza lo sviluppo dell’azione, giusta dunque la scelta di Guida di convalidare la rete del centrale rossonero. Poi l’episodio di Conti e l’espulsione di Spalletti: uniche vere macchie di una gara ben diretta da Guida.  Â