La sconfitta di Napoli rischia di compromettere quasi definitivamente la rincorsa al quarto posto del Milan, che cerca riscatto nel derby di Coppa Italia con l’Inter. Alla vigilia dell’andata della semifinale Sergio Conceicao ammette di non essere la persona più felice del mondo in questo momento, spiazza su Leao e si sofferma su Gimenez e Joao Felix, i due colpi del mercato di gennaio che stanno rendendo sotto le aspettative.
- Verso il derby, Conceicao a caccia della vittoria
- Gimenez e Joao Felix flop: l'aneddoto su Walker
- L'ammissione del tecnico che spiazza su Leao
Verso il derby, Conceicao a caccia della vittoria
In questa stagione il Milan ha sempre dato filo da torcere ai cugini nerazzurri, vincendo in rimonta la Supercoppa in Arabia. Domani il primo atto della semifinale di Coppa Italia, che per il Diavolo è fondamentale anche in chiave Europa.
“Dobbiamo entrare forti in partita e vincere” carica Conceicao, che non intende certo gettare la spugna in campionato. “Mancano ancora diverse partite che bisogna provare a vincere”. Quindi il punto su Loftus-Cheek, operato d’urgenza prima della sfida persa 2-1 col Napoli. “Sta bene, tornerà oggi. Sono tutti disponibili: domani presenteremo un undici titolare forte”.
Gimenez e Joao Felix flop: l’aneddoto su Walker
Inutile girarci intorno: da questi due rinforzi di gennaio società e tifosi si aspettavano molto di più. Conceicao, invece, opta per la diplomazia, sottolineando che le parole utilizzate per Gimenez valgono esattamente anche per Joao Felix. “Un periodo di ambientamento è normale. Santi ha avuto un calo dopo aver segnato 4,5 gol: succede a tutti, anche perché la Serie A è uno dei campionati migliori al mondo” dice.
Poi aggiunge: “Come posso aiutarlo? Beh, quando sono arrivato in Italia mi diedero della pippa…”. Sul rimprovero di Walker a Felix: “Non ne ero a conoscenza. Ma mi piacciono i giocatori che parlano. Anzi, dobbiamo parlare di più”.
L’ammissione del tecnico che spiazza su Leao
La Coppa Italia è senza dubbio un obiettivo. “Ma prima di vincerla bisogna affrontare semifinale e finale – ricorda -. Preferisco vivere con intensità giorno per giorno, provando a migliorarmi come uomo, come allenatore, come padre e a migliorare la squadra”. Quindi l’ammissione: “Adesso non sono la persona più felice del mondo per quello che ho vissuto in questi tre mesi, ma il rapporto con la squadra è bellissimo”.
Poi spiazza quando il discorso cade su Leao, che non sempre è schierato dal primo minuto. “Non ho certo scoperto Rafa ora: lo conoscevo da tanti anni, l’ho visto giocare da ragazzino. È facile parlare dopo le partite. A livello di talento e qualità è uno dei migliori al mondo, poi bisogna trovare quella consistenza di arrivare a fine stagione con 25 gol e tanti assist. Non mi chiedete perché non gioca o non gioca: noi vediamo cose che voi non potete vedete. Mi pagano per decidere, anche se tante volte per voi decido male”.