A San Siro è un “Milan” tra virgolette come i nomi dietro le maglie. A lungo non si vedono la caparbietà e la qualità degne del logo che ha la squadra di Conceicao sulla maglia e la Lazio ne approfitta per andare in vantaggio. A mettere la firma sull’incontro è il solito Zaccagni. Il film della partita cambia al 67′ quando Pavlovic viene espulso per grave fallo di gioco, per un fallo anche ai limiti del Dogso. Ma nel momento di difficoltà, i rossoneri hanno un risveglio di orgoglio e pareggiano con Chukwueze. Il copione viene stravolto al 94′: Maignan stende Isaksen e l’arbitro, dopo un consulto con il Var, concede il rigore. Pedro dagli undici metri non sbaglia.
- Milan-Lazio, la cronaca del match
- Musah bocciato, la Curva protesta
- Le pagelle del Milan
- Le pagelle della Lazio
Milan-Lazio, la cronaca del match
Pronti via e subito prima palla gol per la Lazio: Rovella manda Dia in porta con un bel filtrante, trovando la difesa colpevolmente scoperta, ma l’attaccante biancoceleste si fa ipnotizzare da Maignan. I biancocelesti sono vivi e al 7′ si rendono pericolosi con Nuno Tavares che svernicia Jimenez e mette in mezzo un pallone velenoso, che per poco non causa l’autogol di Pavlovic. Anche Isaksen risponde presente con una bella sterzata in mezzo al campo e un tiro potente, che non esce di molto.
Il Milan sbanda e al 12′ rischia parecchio: Leao costruisce male, Musah si fa rubare palla da Dia che si invola verso la porta, ma poco prima di entrare in area viene fermato dal centrocampista con un intervento giudicato pulito dal Var. I padroni di casa si iscrivono al match dopo quindici minuti con Reijnders, che da dentro l’area non riesce a piazzare e calcia addosso a Provedel. La Lazio insiste e passa in vantaggio al 28′: Tchaouna imbuca per Marusic che calcia di prima, Maignan para, ma poi arriva puntuale Zaccagni per il tap-in. Scelta forte di Conceicao al 37′, che toglie Musah per scelta tattica: al suo posto Joao Felix. Negli ultimi istanti del primo tempo Zaccagni con un destro al volo sfiora l’eurogol.
Nella ripresa è subito la Lazio a farsi vedere dalle parti di Maignan: Tavares con un traversone trova Gigot che di sinistro cestina un calcio di rigore in movimento. I rossoneri non si arrendano a cercano il pari con Joao Felix, che si coordina bene dal limite, ma la sua conclusione è troppo alta. Non c’è un attimo di sosta: Zaccagni entra dentro il campo e con un destro alla Del Piero per poco non fa doppietta. Al 67′ cambia il copione del match: Pavlovic commette un grave fallo di gioco, ai limiti del Dogso, e viene espulso. Nel momento di gestione degli ospiti arriva la beffa per i capitolini: Leao crossa, Chukwueze si improvvisa bomber e di testa fa 1-1. Al 94′ Isaksen salta Maignan e viene travolto: dopo un richiamo al monito, l’arbitro concede il calcio di rigore. Pedro si prende la responsabilità e non sbaglia.
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Musah bocciato, la Curva protesta
Continuano a far discutere le scelte di Conceicao e anche le prese di posizione a partita in corso, come la sostituzione di Musah al 37′. Una bocciatura totale nei confronti del giocatore, con l’allenatore portoghese che non ha saputo resistere neanche fino alla fine del primo tempo. Primi 45 minuti che non sono piaciuti alla Curva, che è entrata in ritardo allo stadio e ha intonato cori contro la società, oltre a uno striscione: “Solo per la maglia”.
Le pagelle del Milan
- Maignan 5.5 – Ci mette più volte una pezza e tiene in vita il Milan, ma allo scadere commette un’ingenuità non da lui e regala alla Lazio il pallone della vittoria.
- Jiménez 5 – Passa le pene dell’inferno a lottare con Nuno Tavares, non lo tiene mai.
Walker (dal 46′) 5.5 – Non riesce a incidere e soffre le avanzate sulla sua fascia. - Gabbia 5.5 – Non riesce a tenere la linea compatta con i compagni di reparto e al minimo errore, la difesa crolla. Un po’ come il Jenga.
Jovic (dall83′) – SV - Pavlović 5 – La solita aggressività non richiesta, ne paga le conseguenze con un cartellino rosso, che rovina il match del Milan nel momento migliore dei rossoneri.
- Hernández 5.5 – Ormai non è più se stesso, quando si guarda allo specchia, vengono riflesse solo paure e insicurezze.
- Musah 5 – I suoi 37 minuti sono un film horror: rischia il rosso e non entra mai in partita.
- Fofana 5.5 – Non riesce a dare equilibrio alla squadra, che perde spesso il giusto orientamento. Un uomo senza bussola.
Thiaw (dal 70′) 6 – Entra in campo quasi “a freddo” e riesce a gestire l’imprevisto. - Pulisic 5 – Poco incisivo e prevedibile, l’ombra del top player visto a inizio stagione. Certo, giocare contro Nuno Tavares è complicato, ma non gli ha fatto neanche il solletico.
Chukwueze (dal 70′) 7 – Fa la cosa migliore, il gol. Niente da aggiungere. - Reijnders 6 – Ci prova in tutti i modi a dare la scossa al Milan, ma i compagni sono ricoperti da “isolanti”.
- Leao 6.5 – Come un interruttore rotto si accenda a intermittenza e la luce non si vede quasi mai, fino a cinque dalla fine quando regala a Chukwueze il pallone del pari.
- Gimenez 5 – Cade nella trappola della difesa della Lazio e non riesce ad uscire mai. Perde quasi tutti i duelli ed è inefficace.
Le pagelle della Lazio
- Provedel 6.5 – Sempre attento e concentrato, non commette sbavature.
- Marusic 6 – Lucido in fase difensiva e propositivo in avanti, esce dal campo solo per infortunio.
Lazzari (dal 46′) 6 – Ci mette impegno, ma non si vede spesso. - Gigot 6.5 – Tiene a bada Gimenez e non lo fa uscire dalla sua morsa.
Patric (dal 79′) 5 – Entra per gestire il vantaggio e si perde Chukwueze sul gol. - Gila 6.5 – Ruvido e bello, coniuga bene i due aspetti del difensore moderno.
- Nuno Tavares 7 – Imprendibile, non è un’esagerazione. Sarebbe stato così per chiunque, forse anche per Marc Marquez.
- Guendouzi 7 – In campo sembra un Carabiniere che fa valere il nuovo codice della strada. Ferma tutti.
- Rovella 6.5 – Come una mosca in un salotto non dà respiro agli avversari e in costruzione è sempre lucido.
- Isaksen 7 – Se Baroni non lo toglie mai dal campo ci sarà un motivo. Oggi lo ha dimostrato per l’ennesima volta: dribbling, recuperi e tanta qualità.
- Dia 6.5 – Gli manca solo il gol per mettere l’ombrellino nel long drink della sua partita.
Noslin (dall’88’) SV - Zaccagni 7.5 – È il volto della Lazio di Baroni e spesso l’allenatore sorride. Le sue giocate gli cambiano l’umore e si porta a casa il premio da Mvp.
Pedro (dal 79′) 7 – Si prende un pallone che pesa un quintale e lo calcia come se fosse una piuma. Rigore perfetto di un campione senza tempo. - Tchaouna 5.5 – La punta non è il suo ruolo e si vede, sbaglia qualche scelta di troppo e fisicamente paga un po’ la differenza di stazza con la coppia rossonera.
Vecino (dal 57′) 6 – Aumenta la fisicità, ma diminuisce un po’ la qualità. Fa il compitino, senza strafare.