Il calcio, si sa, vive di cicli, figli spesso anche delle congiunture economiche del momento. Così dopo i nove anni di dominio quasi incontrastato della Juventus, il pallone italiano ha scoperto nuovi modi di “fare calcio”, conseguenze più o meno dirette della crisi economica mondiale causata dalla pandemia di Coronavirus, che sta facendo sentire tuttora le proprie conseguenze anche per i top club internazionali.
- Milan e Napoli e i modelli che fanno scuola
- Milan in ansia per le proprie stelle: rischio addio per Leao e Theo Hernandez
- Milan, Maldini "avvisa" i tifosi: "Non esistono più giocatori incedibili"
Milan e Napoli e i modelli che fanno scuola
Non stupisce allora che proprio la Juventus, nel tentativo di tornare competitiva, stia per guardare ai modelli rappresentati da Milan e Napoli, i cui investimenti coraggiosi su giovani di valore, più o meno sconosciuti al momento dello sbarco in Italia, sta pagando dividendi significativi. In casa rossonera è arrivato lo scudetto 2022, marchiato Rafa Leao, miglior giocatore della scorsa Serie A, in quella azzurra si sogna di restare in lizza fino alla fine grazie alle prodezze di Khvicha Kvaratskhelia e alla solidità di Kim Min-Jae, capaci di far subito dimenticare i mostri sacri Lorenzo Insigne e Kalidou Koulibaly.
Milan in ansia per le proprie stelle: rischio addio per Leao e Theo Hernandez
Eppure, la gestione di un club di calcio negli anni della pandemia, in particolare, se come nel caso del Milan, non si dispone di mecenati in grado di finanziare colpi a nove zeri, impone anche sacrifici dolorosi. A parametro zero, come accaduto ai rossoneri con Gigio Donnarumma e Hakan Calhanoglu, ma non solo. Così proprio in casa rossonera i tifosi guardano con preoccupazione al futuro di Rafa Leao e Theo Hernandez, le due stelle della squadra insieme a Mike Maignan.
Le loro situazioni sono differenti, perché il francese ha un contratto in essere fino al 2026 rinnovato pochi mesi fa, mentre il portoghese è legato al Milan solo fino al 2024. La trattativa per il prolungamento partirà a breve, ma tra la spada di Damocle legata al maxi-risarcimento che l’attaccante deve allo Sporting dopo lo svincolo coatto del 2020, le elevate richieste d’aumento d’ingaggio e le inevitabili offerte che arriveranno sul tavolo del Milan, la cessione è uno scenario, se non concreto, quantomeno possibile.
Milan, Maldini “avvisa” i tifosi: “Non esistono più giocatori incedibili”
La conferma arriva dalle dichiarazioni di Paolo Maldini al Festival dello Sport di Trento: “Se ho respinto offerte per Leao e Theo Hernandez? A qualcuno ho detto di non presentarsi nemmeno. Per Theo? Lo avete detto voi – ha detto il responsabile dell’area tecnica del Milan – Il problema è che poi tornano alla carica e allora devi decidere che cosa fare. Nell’ambito della sostenibilità del club, ribadisco che noi abbiamo i conti a posto e non abbiamo necessità di vendere nessuno. I più forti vogliamo tenerli, ma i giocatori incedibili oggi non esistono più”.
Poi l’amara ammissione del gap dai club inglesi e una riflessione sul declino del calcio delle bandiere: “È normale che in una grande azienda i calciatori non mettano più radici, io invece ce le ho – il pensiero di Maldini – Oggi l’ultima squadra di Premier League ha un budget superiore al nostro, il divario è divenuto ormai insostenibile”.