Lo scudetto, anche se è ancora presto, passa dalla sfida del Milan di questa sera, alle 20.45 contro il Napoli di Luciano Spalletti. Senza Leao, a causa dell’espulsione arrivata nella prova di campionato contro la Samp, Stefano Pioli si affida al collettivo, come ha spiegato in conferenza. Sfida affascinante anche tra i due tecnici italiani.
- Milan - Napoli: in palio la vetta della classifica
- Milan- Napoli, nei precedenti vince Spalletti
- Milan, Pioli si affida ad Hernandez
Milan – Napoli: in palio la vetta della classifica
È vero, è presto e il campionato è lungo ma di certo Milan – Napoli è un match importante anche in chiave scudetto, un altro banco di prova dopo il derby con i rossoneri chiamati a confermare la loro crescita. A oggi, in classifica, le due formazioni sono a quota 14 punti: la vittoria significherebbe la vetta della classifica in solitaria. Uniche macchie, di quella che si preannuncia come una supersfida, le assenze di Leao per squalifica e di Osimhen per infortunio. A sostituirli saranno Saelemaekers e Raspadori.
Milan- Napoli, nei precedenti vince Spalletti
Nella sfida tra i due tecnici Luciano Spalletti e Stefano Pioli il primo è in netto vantaggio. Spalletti ha praticamente sempre avuto la meglio. Su dodici volte, dieci in Serie A, due in Coppa Italia, otto sono le vittorie del tecnico dei napoletani, con tre pareggi e un unico successo di Pioli. L’allenatore rossonero ha vinto però l’ultimo confronto di marzo scorso, 1 a 0 con rete di Giroud.
Milan, Pioli si affida ad Hernandez
Pesa l’assenza di Leao e quindi l’uomo simbolo diventa Theo Hernandez, a cui in generale è stata data grande fiducia. Il francese, è stato il primo a firmare il rinnovo fino al 2026, anche prima di Leao. Con Pioli ha guadagnato sempre più spazio arrivando a 21 in 130 partite. È stato anche il primo acquisto nella gestione Maldini – Massara, uno dei primi a comprendere il gioco di Pioli e il primo, quest’anno a segnare allo Stadio San Siro per la prima del Milan campione d’Italia (su calcio di rigore). Hernandez ha già messo in difficoltà Spalletti e il suo gioco, con le discese del calciatore che aiutarono e non poco in quel successo di marzo.