Non è la prima volta che il calcio ci regala storie da ‘libro Cuore’, di scalate dai dilettanti fino alla maglia azzurra della Nazionale: per ora Lorenzo Lucca ‘deve accontentarsi’ di quella dell’Under 21 (con cui ha segnato la prima rete contro la Svezia), in attesa che Mancini decida di compiere il grande passo convocandolo tra i grandi.
L’esplosione nel Palermo in Serie C, primo posto nella classifica dei marcatori di B con il Pisa: per i tifosi nerazzurri Lucca è già la ‘Torre’, dall’alto degli oltre 2 metri d’altezza che lo rendono un gigante nonostante abbia soltanto 21 anni.
Intervistato da ‘SportWeek’, Lucca ha incensato colui che da sempre è il suo idolo, ossia Zlatan Ibrahimovic.
“Per me è il più forte di sempre. Studio i suoi ‘colpi’ e cerco di imitarlo”.
In passato gli fu offerto il lavoro di modello, messo in sordina per dedicarsi al sogno di sfondare nel mondo del calcio.
“Sì. Davvero. Erano amici di mio padre. Cosa ho risposto? Che volevo continuare a giocare al calcio. Sarà banale, ma è la cosa che ho sempre voluto fare”.
Mancini osserva attentamente i suoi progressi, ma Lucca non si scompone di fronte all’eventualità di essere convocato in Nazionale.
“Non avevo letto nulla, giuro. Poi una sera mi chiama Imborgia alle dieci e mezza e mi dice: ‘Non leggere queste cagate, perché sono vere’. Voleva dire che è vero che Mancini mi tiene d’occhio, ma per ora non mi avrebbe convocato. Quindi la notizia era vera, ma non si sarebbe tradotta in qualcosa di concreto. Perciò, voleva dirmi Imborgia, pensa a lavorare e non fare il fenomeno. Ma con me non c’è pericolo: ho una grande consapevolezza di me stesso, però non faccio il fenomeno”.