Brucia ancora l’eliminazione dall’Europa League ma il Milan di Stefano Pioli deve andare avanti per provare a lottare per lo scudetto in questa ultima fase della stagione.
Sabato il club sfiderà alle 18.00 la Fiorentina fuori casa. Peccato che in vista non ci siano buone nuove: come successo contro lo United mancheranno ben sei giocatori di cui quattro attaccanti.
Calabria è stato operato nel pomeriggio a Milano a seguito della lesione del menisco mediale del ginocchio destro. L’operazione è perfettamente riuscita ma i tempi di recupero sono lunghi e si parla di almeno un mese.
L’ultima tegola per il tecnico che arriva in un momento veramente no anche se la squadra cercherà di approfittare della pausa per le Nazionali per recuperare giocatori e energie mentali e fisiche.
Poi c’è Leao che ha una lesione al bicipite femorale sinistro e dovrebbe rientrare, così come Romagnoli, a inizio aprile. Rebic ha problemi alla schiena e una squalifica di due giornate (squalifica a cui ha fatto ricorso il club e che è detto che non venga accolto).
Vero e proprio oggetto misterioso l’acquisto di gennaio, Mandzukic, di cui non si hanno tracce dalla gara di andata con la Stella Rossa: dovrebbe rientrare dopo la pausa ma il condizionale è d’obbligo e non si hanno certezze.
In attacco quindi il tecnico, contro la formazione di Prandelli non ha molta scelta, se non quella di schierare Ibrahimovic che ancora non è al top della forma o mettere accanto allo svedese uno fra Castillejo e Diaz.
Proprio Diaz, intervistato da Sky, ha provato a caricare i suoi: “Arrivo da un infortunio che mi ha tenuto fermo poco più di un mese, quindi sto ritrovando il ritmo. Mi sento molto bene, spero di poter essere decisivo e di fare la differenza con i miei compagni per esprimerci al meglio fino alla fine”.