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Milan, Scaroni amara ammissione sullo scudetto dell'Inter: le parole sul futuro di Pioli e sull'addio di Maldini

La delusione del derby sembra archiviata in casa Milan con il presidente Scaroni che parla del futuro di Pioli (“Valuteremo a fine stagione), ma anche dello scudetto dell’Inter e del rapporto con Marotta

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Gerry Capasso

Gerry Capasso

Giornalista

Per lui gli sport americani non hanno segreti: basket, football, baseball e la capacità innata di trovare la notizia dove altri non vedono granché

Paolo Scaroni a tutto campo, il presidente del Milan è intervenuto a un evento organizzato da Il Foglio nel quale non si è sottratto alle domande sul presente e sul futuro del club rossonero. Si parla soprattutto del futuro di Stefano Pioli che in tanti vedono lontano dalla panchina del Milan, Scaroni non conferma ma neanche smentisce.

Scaroni: “Pioli? Valuteremo alla fine della stagione”

Paolo Scaroni non vuole scoprire le carte quando parla del futuro di Stefano Pioli, non conferma le voci secondo cui l’allenatore che ha portato anche uno scudetto nella prossima stagione non sarà sulla panchina. Ma la sua non è neanche una smentita: “Il nostro allenatore è Stefano Pioli e fino alla fine della stagione sarà lui. Conto che Pioli ci faccia vincere le partite che vogliamo vincere per garantirci il secondo posto. Poi a fine stagione Pioli e la dirigenza faranno le valutazioni per il futuro, vorrei evitare questo tema fino a fine stagione”.

I rapporti con Paolo Maldini

L’addio di Paolo Maldini alla fine della scorsa stagione rimane un tasto dolente per tanti tifosi del Milan. La presenza da dirigente di un giocatore che ha fatto la storia rossonera rappresentava una sorta di garanzia e una stagione che si è rivelata piuttosto deludente non ha di certo aiutato. La sensazione, anche dalle parole di Scaroni, è che l’addio tra le parti non sia stato esattamente amichevole: “Non ho più sentito Maldini, penso sempre che quando qualcuno guarda al proprio passato con un certo caso di acrimonia vuol dire che non sta vivendo benissimo il presente. Mi auguro che non sia il suo caso e gli auguro ogni soddisfazione”.

La serie A a 18 squadre e il modello Premier

Il calcio italiano cerca risposta per il futuro e in Lega avanza con sempre maggiore convinzione una frangia di dirigenti che spinge per una Serie A a 18 squadre e con maggiore autonomia rispetto alla Figc con Scaroni che lancia un duro attacco anche nei confronti di Galliani: “Andrò a lezioni di savoir-fair da Galliani (che aveva definito “rozzo” il tentativo della serie A a 18 squadre, ndr). Non posso essere rozzo, me lo fai spiegare da lui che l’ha fatto tante volte con successo in passato. Andare a 18 squadre sarà un fatto di forza di gravità. Avverrà perché non possiamo più continuare così e giocare così tante partite. Mette a rischio la salute dei nostri giocatori. I calendari diventano insostenibili. Modello Premier? Ho sempre pensato che la Lega sia sotto rappresentata in Federazione”.

Lo scudetto dell’Inter

Non è stata una settimana e un periodo facile per il Milan che prima ha vissuto l’eliminazione dall’Europa League e poi perdendo il derby ha di fatto consegnato lo scudetto nelle mani dell’Inter: “Ho fatto i complimenti ai miei interlocutori Marotta e Antonello. I giocatori italiani? Se Marotta dice che sono stati fondamentali tendo a dargli credito. Penso sia la persona che si intenda più di calcio in Italia. Avere più giocatori italiani è una cosa auspicabile. Poi bisogna trovarli, è una combinazione non facilissima. Il loro è stato uno scudetto meritato, da parte nostra c’è amarazza per i troppi derby persi. Vogliamo tornare a vincerne molto presto”.

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