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Milan, Stefano Pioli bacchetta Leao e difende Kessié dai tifosi

Al termine del match vintro contro la Sampdoria 1-0, il tecnico ha spiegato il cambio del portoghese e detto la sua dopo lo striscione della curva sud all'ivoriano.

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Il Milan, dopo aver battuto la Sampdoria 1-0 grazie alla rete di Leao, ha scavalcato Inter e Napoli portandosi così in testa alla classifica di Serie A. Al termine del match, ai microfoni di Dazn, Stefano Pioli ha analizzato il match e il caso Kessié.

Milan, Pioli si esprime sullo scudetto

Milan in testa, ma per Pioli l’obiettivo non cambia: “Abbiamo stampato la classifica dell’anno scorso ad inizio stagione e il nostro obiettivo è migliorare i 79 punti raccolti nell’ultimo campionato. Abbiamo fatto una settimana perfetta e sono contento per i ragazzi che hanno dato veramente tutto, giocando con intensità e determinazione, le quali ci hanno permesso di raggiungere questi risultati. Sappiamo, altresì, che il campionato è ancora lungo: concentriamoci come abbiamo sempre fatto per preparare al meglio la prossima partita per ottenere il massimo”.

L’Inter ha una partita da recuperare ma, al momento, è il Milan in testa alla classifica e la domanda sorge spontanea: “Se si può sdoganare la parola Scudetto? Noi non sdoganiamo niente, noi cercheremo di dare il massimo e di fare più punti possibili. Le partite che restano sono tante e proveremo a fare tanti punti”, aggiunge Pioli.

Milan, Pioli esalta e bacchetta Leao

Protagonista assoluto del match Leao, che Pioli paragona a un grande del passato: “Mi ricorda Henry, ma è vero che Rafa deve essere sé stesso. Credo che possa sempre fare meglio, non si deve accontentare: ha le qualità per arrivare sul tetto d’Europa e del mondo”.

Durante il cambio però, Leao è apparso scontento di uscire. Pioli lo bacchetta un po’ e spiega la sua scelta: “Leao è un giocatore eccezionale, con grandissime caratteristiche, ma non deve accontentarsi di aver segnato. Deve correre 90′ come i suoi compagni. Non so se siamo la squadra più forte del campionato, ma sono sicuro che in quanto a spirito non siamo secondi a nessuno e dobbiamo continuare così. Rafa è cresciuto tantissimo. Dopo due settimane di lavoro avevo detto che c’erano due giocatori diversissimi, Leao e Tonali, ma non devono accontentarsi perché sono giovani e quando hai tanto talento devi lavorare con spirito di sacrificio”.

Milan, caso Kessié: il parere di Pioli

Infine, Pioli ha detto la sua sul caso Kessié, contestato dalla curva sud anche con uno striscione inequivocabile: “Chi ama il Milan lo dimostra con i fatti, cordiali saluti agli insoddisfatti”.

Questo il punto di vista del tecnico rossonero: “Ho sentito anche io. Non credo che sia la cosa giusta, perché abbiamo bisogno di tutti; il passato ci insegna che poi sono gli atteggiamenti e i comportamenti dei giocatori che fanno la differenza. A me, quando faccio la formazione, non interessa se ha rinnovato o va in scadenza… Li conosco e li vedo, vedo come si comportano. Fin quando avranno gli atteggiamenti giusti li metterò in campo. Il pubblico milanista ha un grande cuore e una grande passione, ci stanno dando una grande mano nel sostenere la squadra”.

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