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Milan, svelata la data del possibile closing col fondo Investcorp

I rossoneri potrebbero presto avere un nuovo proprietario, molto prima di quanto si pensi. Sulla chiusura però pesa come un macigno la questione stadio.

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Sono giorni davvero pieni per il Milan. Ieri sera è arrivata la vittoria per 2-0 sul Genoa che, almeno per qualche giorno, permette ai rossoneri di stare tranquilli e godersi il primato in classifica in attesa di giocare il ritorno di Coppa Italia con l’Inter.

Lato societario invece le cose sono molto più movimentate, con l’indiscrezione lanciata ieri dall’Equipe e rilanciata da Reuters che ha trovato conferma anche nel post Twitter del CEO di Investcorp Mohammed Al Ardhi.

Ora però, Eurosport parla anche della possibile data di chiusura dell’operazione.

Milan, closing con Investcorp il 4 maggio

Fino a ieri non si sapeva nulla di questa trattativa, mentre oggi è sulla bocca di tutti. E sarebbe anche molto vicina alla chiusura, come confermato a Reuters da una fonte vicina agli interessi del fondo d’investimento con sede legale nel Bahrain.

Sempre secondo Eurosport, Investcorp avrebbe voluto dare un’accelerata alla trattativa coi rossoneri, dopo mesi di analisi, una volta venduta Dainese, gruppo italiano specializzato in abbigliamento tecnico-sportivo, vendita formalizzata l’11 marzo. Un’operazione, questa, con un guadagno di ben 500 milioni netti, da essere poi investito nel Milan.

Questa fonte, poi, spiega nel dettaglio quanto sia vicina questa chiusura. Nello specifico, Eurosport riporta che la probabile data del closing potrebbe essere il 4 maggio, ma che probabilmente sarà più avanti a causa dei tentennamenti sul fronte stadio

Milan, lo stadio ago della bilancia della trattativa

La questione del nuovo stadio di Inter e Milan, chiamato La Cattedrale e affidato allo studio Populous, rischia di essere molto più importante di quanto preventivato all’inizio, almeno per quanto riguarda il Milan.

Sappiamo ormai da settimane che il progetto è bloccato presso il comune di Milano da una burocrazie infinita e dalle proteste di alcuni comitati, come quello ambientale e quello del quartiere di San Siro, contrari alla costruzione del nuovo impianto. Come se non bastasse, ci si mette in mezzo anche il Sindaco di Milano Beppe Sala, determinato nel voler conservare San Siro almeno fino all’inaugurazione dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026.

Quale sarebbe però il problema? Facile, per trasparenza sia il fondo Elliot sia Investcorp vorrebbero firmare le carte definitive solo dopo l’inizio dei lavori, o se non altro dopo che si avranno certezze sui tempi di realizzazione.

Negli 1,1 miliardi di euro dell’accordo, infatti, non può rimanere fuori il futuro stadio, che forma un asset importante per il Milan da valutare attentamente. Questo è anche il motivo per il quale, recentemente, Paolo Scaroni si è esposto personalmente facendo pressioni sulla città di Milano, arrivando anche a paventare lo spostamento del progetto, concordato con l’Inter, nella città di Sesto San Giovanni, comune dell’hinterland milanese capolinea della metropolitana M1.

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