Da 22 maggio scorso è passato poco più di un mese, ma per i tifosi del Milan sembra trascorso un secolo. La festa di Reggio Emilia per la conquista dello Scudetto numero diciannove è, ovviamente, ancora ben viva negli occhi e nel cuore dei supporter rossoneri, ma da quel giorno l’entusiasmo è andato via via smorzandosi. Il motivo è da ricercare in un mercato ancora bloccato e pesantemente condizionato da alcuni fattori, che stanno portando molti tifosi a dover dare fondo alla propria pazienza.
- Milan, mercato bloccato: RedBird e i rinnovi di Maldini e Massara
- Milan, mercato bloccato: tanti nomi un solo arrivo
- Milan, tifosi in sofferenza
- Milan, imparare dal passato
Milan, mercato bloccato: RedBird e i rinnovi di Maldini e Massara
Il primo è, senza dubbio, la mancanza di riscontri postivi dopo il passaggio di proprietà con l’insediamento di RedBird. Il closing con il fondo americano è atteso per settembre e a ora, non ha dato la sferzata che ci si attendeva e, anzi sembra proprio aver rallentato gli addetti ai lavori. Ecco, proprio in tema di addetti ai lavori, anche il tirare per le lunghe i rinnovi di Paolo Maldini e Frederic Massara, che dovrebbero comunque concretizzarsi a breve, non ha certo influito positivamente sulle trattative intavolate per fornire a Stefano Pioli i giusti innesti in squadra.
Milan, mercato bloccato: tanti nomi un solo arrivo
Ed è proprio qui che entra i gioco il terzo fattore: i mancati arrivi. Vero che il calciomercato apre ufficialmente il primo luglio e che in queste ore è atteso a Milano l’attaccante Divock Origi, ma aver visto sfuggire Sven Botman dopo un corteggiamento (con tanto di accordo con il giocatore) durato mesi ha aperto una ferita che ha spiazzato i tifosi e palesato timori. Anche perché, oltre a Botman, accordatosi con il Newcastle, il Milan rischia seriamente di aver perso Renato Sanches, che potrebbe andare al Psg, e di non riuscire ad affondare il colpo per i vari Marco Asensio, Hakim Ziyech, Charles De Ketelaere, Noa Lang, Nicolò Zaniolo, Hamed Traorè, Domenico Berardi, Gleison Bremer, Francesco Acerbi, Douglas Luiz…
Milan, tifosi in sofferenza
Tanti nomi, ma pochissime certezze e, mentre le avversarie di sempre chiudono per i ritorni di Romelu Lukaku e Paul Pogba, si avvicinano a Angel Di Maria, Dybala e Bremer, i tifosi del Diavolo si sfogano sui social. Qualcuno scrive sarcasticamente: “Vi dico come finirà, a fine stagione l’esterno destro sarà Bernardeschi” e un altro commenta sconsolato: “Mi sento come da bambino quando mia mamma mi diceva “ci penso” alla richiesta del nuovo gioco che tanto bramavo. La delusione sarebbe troppo grande, oramai sono illuso fino al midollo“, “Mi chiedo se alla fine abbiamo veramente qualcosa da spendere…”, “Il lavoro di Maldini è impossibile. Ogni volta che individua un giocatore si trova a non aver i soldi o per l’ingaggio o per la società d’appartenenza. Ma andassero a quel paese Gerry e i Singer”.
Milan, imparare dal passato
I commenti sono veramente tanti e la protesta monta, ma come scrive qualcuno: “Praticamente ogni top player o qualcosa del genere che il Milan cerca chiaramente costa troppo o di ingaggio o di cartellino o di entrambi. A questo punto se abbiamo la disponibilità economica della Salernitana, andiamo solo di scouting e mettiamoci l’anima in pace“. Anche perché, come ha insegnato il passato con i vari Kalulu, Leao, Tomori, Maignan e Theo Hernandez (giusto per citarne alcuni), i campioni possono celarsi anche dietro alle intuizioni e alle belle scommesse, da far crescere e maturare in casa.