Una vittoria da grande squadra, capace di capire i momenti della partita e di portare a casa il massimo risultato pur al termine di una prestazione non memorabile, addirittura priva di tiri in porta per quasi un’ora.
Questo è stato il Milan che contro il Venezia ha conquistato la quarta vittoria su cinque partite di campionato. Un cammino che legittima le ambizioni stagionali della squadra di Stefano Pioli, che ha prontamente risposto al successo in rimonta dell’Inter sulla Fiorentina.
Le milanesi proseguono quindi il cammino in campionato appaiate, con un largo margine di vantaggio, ben otto punti, sulla Juventus fresca di prima, sofferta vittoria stagionale sullo Spezia.
Per il momento il calendario ha riservato sfide più impegnative per il Milan piuttosto che all’Inter, visto che la squadra di Pioli ha affrontato e battuto la Lazio prima del pareggio 1-1 in casa della stessa Juventus.
Una gara, quella contro i bianconeri, che Pioli ha affrontato senza i due centravanti titolari, Olivier Giroud e Zlatan Ibrahimovic, assenze che si sono ripetute contro il Venezia.
Nella partita contro i veneti il tecnico emiliano ha anche provato ad applicare un minimo di turnover, per quanto possibile alla luce dei tanti infortunati. Proprio quello dei diversi guai muscolari nel primo mese di stagione è uno dei punti di maggior preoccupazione per l’allenatore e il proprio staff, costretto a rinunciare nelle ultime partite a mezza difesa titolare viste le assenze di Davide Calabria e Simon Kjaer.
Contro il Venezia si è ben disimpegnato Gabbia, ma è un dato di fatto che la squadra abbia cambiato marcia dopo la triplice sostituzione di inizio ripresa, quando sono entrati in campo in contemporanea Theo Hernandez, Fikayo Tomori e Alexis Saelemaekers.
Il centrale ex Chelsea ha dato personalità e fisicità alla difesa arginando le rare ripartenze del Venezia, mentre l’esterno francese e quello belga hanno cambiato il volto della squadra anche a livello offensivo, facendo risaltare le prestazioni non esaltanti di Fodé Ballo-Touré e Alessandro Florenzi.
Proprio le prove ai limiti della sufficienza di questi ultimi due preoccupano non poco Pioli. Il senegalese deve ancora inserirsi nei meccanismi di squadra e nel calcio italiano, mentre sorprendono di più le difficoltà incontrate dall’ex romanista, che non ha finora mai convinto ogni qualvolta l’allenatore lo ha mandato in campo da titolare o da subentrante. Florenzi paga anche una condizione fisica non esaltante dopo l’Europeo, ma l’occasione persa contro il Venezia non fa piacere al giocatore e neppure a Stefano Pioli.
Per puntare in alto in tutte le competizioni è necessario avere rincalzi dal rendimento sicuro già da sabato a La Spezia, anche perché in Champions League dopo la sconfitta di Liverpool non si potrà più sbagliare già dalla partita contro l’Atletico Madrid, per la quale si proverà a recuperare Zlatan Ibrahimovic, ma la volontà è quella di non rischiare nulla dopo l’infiammazione al tendine d’Achille accusata dall’attaccante svedese contro la Lazio.