Il Milan può sostenere il 4-2-fantasia varato da Sergio Conceiçao, a patto che gli attaccanti però producano occasioni e soprattutto facciano gol: questa la tesi di Kyle Walker al termine dell’andata dei playoff di Champions League persa dai rossoneri in casa del Feyenoord.
- Milan senza gol col Feyenoord
- Milan, Walker punta il dito contro gli attaccanti
- Milan, il messaggio di Walker sul nuovo modulo
Milan senza gol col Feyenoord
Se il Milan ha preso Kyle Walker è non solo per le sue qualità tecniche. L’ex terzino del Manchester City è arrivato a Milano per le sue capacità di leadership non solo della difesa, ma dell’intero spogliatoio. E Walker a questo dovere sembra non volersi sottrarre: lo si è capito ieri, dopo la sconfitta dei rossoneri in casa del Feyenoord, nell’andata dei playoff di Champions League. Una gara in cui il Milan ha tenuto il possesso palla più degli olandesi (54%) e ha effettuato più tiri (12 contro 6), senza però trovare la rete.
Milan, Walker punta il dito contro gli attaccanti
Un aspetto, questo, che Walker ha sottolineato nelle interviste post gara. Parole severe quelle del difensore, un atto d’accusa agli attaccanti del Milan, mandati in campo ieri per la prima volta da Sergio Conceiçao con il nuovo modulo, il cosiddetto 4-2-fantasia: dietro Gimenez c’erano Leao, Joao Felix e Pulisic, con Reijnders arretrato nel ruolo di centrocampista insieme a Fofana. “Loro han segnato subito dopo pochi minuti, ma questo è il calcio – ha dichiarato Walker -. Serve più convinzione davanti alla porta”.
Qualcuno potrebbe pensare che Walker si riferisse a tutta la squadra, ma con le parole pronunciate dopo il terzino pare puntare il dito proprio verso il reparto offensivo. “Questa è una squadra, dobbiamo fare tutto tutti insieme. Ma nel calcio si vince segnando – ha aggiunto Walker – Il sono un leader e voglio aiutare la squadra. La cosa fondamentale è attaccare e difendere tutti insieme”.
Milan, il messaggio di Walker sul nuovo modulo
Tra le righe, dunque, Walker potrebbe aver inviato un messaggio ai suoi compagni: la squadra è pronta a sostenere il nuovo modulo iper-offensivo, a patto però che gli attaccanti facciano davvero la differenza e inizino a segnare con continuità. Vedremo come lo spogliatoio del Milan recepirà il messaggio del difensore inglese, anche perché l’ex City non è stato a sua volta protagonista di una gara brillante contro il Feyenoord, che spesso ha sfondato sul suo lato grazie alla velocità di Paixao.