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Mondiale U.17 al via, le stelle da tener d’occhio: c'è chi piace al Milan

Ecco i possibili protagonisti della rassegna indonesiana. Manca l'Italia ma non il talento, tra Sudamerica, Europa e pure negli altri continenti

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Alessio Raicaldo

Alessio Raicaldo

Sport Specialist

Un figlio che si chiama Diego e la tesi di laurea sugli stadi di proprietà in Italia. Il calcio quale filo conduttore irrinunciabile tra passione e professione. Per Virgilio Sport indaga, approfondisce e scandaglia l'universo mondo dello sport per antonomasia

E’ adesso che possiamo scoprire i campioni del domani. Quindi occhi puntati sui Mondiali Under 17 di Indonesia, al via proprio oggi. Scopriremo se il Brasile, campione in carica, avrà un erede e se i protagonisti designati della competizione sapranno effettivamente farsi valere. Nell’edizione precedente fu lo juventino Kaio Jorge a mettersi in mostra con 5 reti, anche se gli infortuni ne hanno poi condizionato la carriera.

I campioni del passato e l’ennesimo fallimento italiano

Ma di esempi di calciatori lanciati proprio da questa manifestazione ce ne sono davvero tanti. Basti pensare a Neymar, Pedri, Son, Foden ed Osimhen per farci un’idea concreta. Purtroppo non parteciperà all’evento la Nazionale italiana, ennesima delusione di un movimento che fatica a trovare compimento. A prescindere dagli azzurri, comunque, la kermesse potrà contare su numerosi giocatori di talento.

Occhi puntati in Brasile dove c’è Kaua Elias Nogueira

Per comprendere bene il Mondiale Under 17 è sempre bene gettare un occhio al torneo Sudamericano Sub 17. Da quest’ultimo infatti arrivano spesso e volentieri preziose indicazioni da tenere in considerazione. La più importante porta al Brasile campione anche grazie alle gesta del suo bomber Kaua Elias Nogueira. Parliamo di un enfant prodige al quale il nonno ritirò la promessa di 5 dollari ogni gol segnato perché ne faceva troppi. Gioca nelle Fluminense.

Dall’Argentina ecco l’erede di Messi: è Claudio Echeverri

Quando ti appiccicano addosso delle etichette troppo pesanti, solitamente il tragitto si fa in salita. Ma Claudio Echeverri – detto il “Diablito” ed erede di Messi designato – potrebbe essere l’eccezione che conferma la regola. Il giovane attaccante del River Plate ha sfruttato bene la vetrina dell’ultimo campionato sudamericano Sub 17 con 5 reti, tante quante il già citato Kaua Elias Nogueira. Si tratta di un trequartista molto tecnico e col vizietto del gol.

I campioncini dell’Europa tra Germania e Spagna

Cambiamo continente e anche ruolo per dirigerci in Germania e allo Schalke 04 dove milita un interessante centrocampista box to box, come si dice oggi. Parliamo di Assan Ouedraogo, che ha vinto l’Europeo di categoria con la Nazionale tedesca e che da tempo è nel mirino del Milan. Non potendo fare affidamento su Yamal, la Spagna si consola con un centravanti parecchio promettente come Marc Guiu, anch’egli appartenente alla cantera del Barcellona.

Anche Senegal e Giappone hanno le loro stelline

C’è chi non è ancora in Europa ma la sogna con legittime ambizioni. Ci riferiamo al senegalese Amara Diouf, il più giovane nella storia del suo Paese ad aver esordito in Nazionale quando aveva appena 15 anni e 94 giorni. Tecnico e veloce, gioca nel Generation Foot che in passato lanciò Sadio Mané. Chiudiamo questa sintesi sui gioiellini del Mondiale U17 con il giapponese Gaku Nawata, trequartista 17enne del Kamigaku HS.

Mondiale U.17 al via, le stelle da tener d’occhio: c'è chi piace al Milan Fonte: Ansa

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