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Mondiali atletica: Fantini e Folorunso seste. Tentoglou re del lungo, scontro in golf cart per Lyles e Hudson

Sesto posto ai Mondiali di atletica per Sara Fantini nel martello e Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli: niente finale per Kaddari, Barontini e Tecuceanu. Il film della serata.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Nessuna medaglia, tante emozioni per gli atleti azzurri ai Mondiali di atletica a Budapest. Fantini e Folorunso chiudono con due splendidi sesti posti le rispettive finali del lancio del martello e dei 400 ostacoli, niente da fare per Kaddari nella semifinale dei 200 e per il duo Barontini-Tecuceanu nelle semifinali degli 800. Cinque i titoli assegnati nella sessione serale: oro per Tentoglou nel lungo, per Rogers nel martello femminile, mentre Bol si conferma regina dei 400 ostacoli. Doppia gioia Giamaica in pochi minuti per i trionfi di Watson nei 400 e di Williams nei 100 ostacoli. Paura e polemiche, poi, per un episodio curioso: uno scontro tra golf cart per il trasporto atleti che ha visto coinvolti alcuni duecentisti, tra cui Lyles e Hudson.

Sesto posto mondiale per Sara Fantini e Ayomide Folorunso

Primato stagionale per Sara Fantini con 73,85 metri nella finale del martello e ottimo sesto posto finale. Gara vinta dalla canadese Camryn Rogers (77,22) davanti alle statunitensi Kassavanoid (76,36) e Price (75,41). Sesto posto anche per una super Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli, con un ultimo rettilineo da urlo. Per l’azzurro il tempo di 54”19, non troppo lontano dal suo primato nazionale. Vittoria per l’olandese volante, Femke Bol, in 51”70: alle sue spalle la statunitense Little (52”80) e la giamaicana Clayton (52”81).

Gli altri azzurri: niente finale per Kaddari, Barontini e Tecuceanu

Niente finale per Dalia Kaddari nei 200, nonostante per tre quarti di gara l’atleta di Quartu Sant’Elena abbia tenuto il passo delle migliori: settimo posto nella sua semifinale (poi diventato sesto per la squalifica di un’avversaria) in 22”75 e addio ai sogni di gloria. Eliminati pure i due ottocentisti: Simone Barontini straordinario quinto nella sua semifinale in 1’44’34 (record personale), fuori dalla finale per appena undici centesimi. Bene anche Catalin Tecuceanu, quarto in 1’44”79, penalizzato dalla presenza di tanti atleti forti nel suo doppio giro di pista.

Gli altri titoli della serata: il guizzo di Tentoglou vale l’oro nel lungo

Emozionante la finale del lungo, vinta all’ultimo salto dal greco Tentoglou per appena due centimetri: 8,52 metri contro gli 8,50 del giamaicano Pinnock. Terzo posto per un altro giamaicano, Gayle (8,27), con la stessa misura del connazionale McLeod. Nei 100 ostacoli trionfo di Danielle Williams, la giamaicana brava a chiudere in 12”43 davanti alla portoricana Camacho-Quinn (12”44) e all’americana Harrison (12”46). Trionfo giamaicano pure nei 400 uomini: Antonio Watson in 44”22 precede il britannico Hudson-Smith e lo statunitense Hall.

Il clamoroso incidente tra macchinette all’esterno dello stadio

Serata che sarà ricordata anche e soprattutto per il clamoroso scontro tra golf cart elettriche per il trasporto degli atleti all’esterno dello stadio. A bordo i duecentisti in attesa di disputare le semifinali. Per il campione statunitense Noah Lyles, poi vincitore della sua, una piccola ferita superficiale all’arcata sopraccigliare. Peggio è andata ad Andrew Hudson, a cui è stato tolto un frammento di vetro dall’occhio destro. L’atleta caraibico ha presentato ricorso, che è stato accolto: finale ampliata a nove corridori.

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