Opinioni chiare, nette, frutto di analisi razionali e oggettive. È questo ciò che è emerso dall’intervento fatto da Roberto Mancini al forum ‘Rinascita Italia: The Young Hope – La scuola Fino a Prova Contraria’ svoltosi tra ieri e oggi a Roma.
Il tecnico della Nazionale, interpellato su più argomenti, non si mai è tirato indietro palesando lucidità e brillantezza anche quando si è trovato a rispondere su questioni delicate come quelle inerenti lo spostamento dei Mondiali e l’impiego di Gianluigi Donnarumma al PSG.
“Non voglio dire di no o di sì, ma il Mondiale è una cosa talmente straordinaria che aspettarlo quattro anni diventava un’emozione. Farlo ogni due, c’è il rischio che diventi una cosa normale” ha affermato deciso il c.t. azzurro in merito al possibile svolgimento della rassegna iridata ogni due anni, manifestazione in cui in futuro l’Italia proverà a dire la sua puntando anche sulle qualità in porta dell’attuale numero 50 del Paris Saint-Germain.
“Troppa panchina per Donnarumma? Intanto ha fatto una grande partita in Champions, è il più grande portiere del mondo in questo momento e sebbene al PSG ci sia un altro grande portiere non credo resterà ancora a lungo in panchina. Penso che possa aiutare la sua squadra a vincere la Champions” ha detto Mancini che “non crede sia un problema per la Nazionale” il fatto che l’ex Milan non giochi sempre da titolare.
Il tecnico jesino ha poi cambiato tono ed espressione quando gli è stato chiesta un’opinione sull’eccellente momento che sta vivendo lo sport italiano nel suo insieme.
“È stata un’estate meravigliosa a livello sportivo, l’Italia difficilmente sbaglia e noi siamo stati davvero felici per aver riempito di gioia tutti gli italiani. All’Italia auguro di tornare alla normalità, che i giovani tornino a scuola e che il Paese riparta alla grande anche grazie alla spinta dello sport di questa estate”.
Mancini, dunque, si augura che le imprese compiute dagli azzurri in più discipline possano servire da esempio ed essere un volano importante per la ripresa anche di altri settori.
Su tutte però, all’allenatore della Nazionale come a molte altre persone, sono rimaste nel cuore le gesta compiute dagli italiani alle Olimpiadi.
“A Tokyo mi hanno emozionato i cento metri, il salto in alto, la staffetta, dove abbiamo sempre avuto grandi difficoltà. Vederle vincere così è stata una grande emozione, ma al pari delle altre medaglie e della pallavolo campione d’Europa con le due nazionali” ha chiosato Mancini.