Altro che squadre materasso. L’ironia che spesso ha circondato le squadre dell’estremo Oriente sembra essere definitivamente svanite nel corso dei Mondiali in Qatar: Giappone e Corea del Sud centrano la qualificazione agli ottavi di finale, e ora sognano anche il grande passo verso i quarti.
- Giappone e Corea del Sud: l’Asia nella storia Mondiale
- Mondiali, Giappone: spirito di squadra e sacrificio
- Mondiali, Corea del Sud: la speranza è Son
- Mondiali, Giappone e Corea verso gli ottavi
Giappone e Corea del Sud: l’Asia nella storia Mondiale
La Confederazione Asiatica non è mai stata al centro del calcio Mondiale. Fino ai Mondiali del 1994 negli Stati Uniti era una sola la squadra che si qualificava dalla AFC. Giappone e Corea del Sud hanno sempre fatto da traino all’intero movimento. Nel 2002 arriva la prima qualificazione in tandem agli ottavi proprio in occasione del Mondiale giocato in Giappone e Corea, con la squadra coreana che elimina l’Italia (ricordate Byron Moreno). Qualificazione in coppia anche in Sud Africa nel 2010. Ora la conferma con il pass conquistato in Qatar.
Mondiali, Giappone: spirito di squadra e sacrificio
Una delle sorprese più grandi del Mondiale in Qatar è senza dubbio il Giappone capace di vincere il girone di qualificazione che vedeva ai nastri di partenza anche due corazzate come Spagna e Germania. La squadra nipponica non è esattamente uno spot per il calcio spettacolo. Nella gara contro la Spagna ha stabilito un record vincendo un match mondiale con meno del 20% di possesso palla. Il successo della nazionale nasce da lontano, in Giappone hanno scelto di non seguire già le stelle cadenti del calcio europeo e si sono concentrati sullo sviluppo dei talenti di casa.
Nella nazionale che sta giocando i Mondiali, ci sono 13 giocatori che sono nei campionati cresciuti nelle “high school”, i licei giapponesi dove il calcio e lo sport in generale sono presi molto sul serio: un po’ come accadeva nel famoso cartone animato Holly e Benji. Ma tanti talenti arrivano anche dall’Europa dove arrivano i giocatori più esperti. L’ex Bologna Tomiyasu è ora una colonna dell’Arsenal primo in Premier League, mentre Mitoma autore della giocata simbolo della qualificazione gioca nel Brighton di De Zerbi. La stella è Minamino del Monaco, punto di riferimento dal punto di vista tecnico.
Mondiali, Corea del Sud: la speranza è Son
Qualificazione decisamente più sofferta quella della Corea del Sud che ha battuto a sorpresa il Portogallo nell’ultima giornata con un gol arrivato nel recupero. Dopo la bella vittoria ai danni dell’Uruguay, i coreani si sono complicati la vita perdendo in maniera forse anche immeritata contro il Ghana prima di mettere a segno l’impresa in rimonta contro i lusitani. La stella della squadra è senza dubbio Son Heun-min, che da anni sta facendo sfracelli in Premier e Champions con la maglia del Tottenham ed è stato decisivo anche contro Cristiano Ronaldo e compagni. Nella difesa formata da tutti i Kim, spicca Kim Min-Jae, difensore centrale protagonista di una stagione super con la maglia del Napoli.
Mondiali, Giappone e Corea verso gli ottavi
La Corea del Sud cerca ora un’altra impresa visto che agli ottavi sfida una delle squadre favorite alla vittoria finale come il Brasile. La squadra di Tite è solida, non subisce gol ma sembra non essere ancora riuscita a sfruttare tutto il suo potenziale offensivo. I favori del pronostico sono tutti per i verdeoro ma occhio alla sorpresa. Sfida decisamente già abbordabile per il Giappone che affronta la Croazia, che avanza senza perdere nemmeno un match. Non sarà un match bellissimo forse tra due squadre di grande sacrificio ma decisamente un match aperto.