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Monza-Inter, moviola: Bocciato l’arbitro, troppi errori e fortuna che c’era il Var

La prova di Rapuano analizzata ai raggi X dall’esperto di Dazn Luca Marelli, il fischietto di Rimini ha concesso tre rigori e ha annullato una rete

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Prova di fiducia di Rocchi per Rapuano, scelto per Monza-Inter. I numeri della scorsa stagione per lui dicono: pochi falli, ma tanti cartellini estratti. Infatti, nelle 12 presenze stagionali, la media di falli fischiati è molto bassa (22,43), così come quella di falli per contrasto (0,67). La musica cambia in merito alle ammonizioni comminate: sono ben 63 i cartellini gialli estratti. A questi si devono aggiungere i 3 cartellini rossi estratti durante il campionato (media 0,21) ma come se l’è cavata ieri al Brianteo il fischietto di Rimini?

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I precedenti di Rapuano con le due squadre

C’era un solo precedente di Rapuano con l’Inter. Si tratta della sconfitta di San Siro dello scorso campionato contro l’Empoli per 1-0, condita da un’espulsione di Skriniar. Coi brianzoli i precedenti del romagnolo parlavano di 5 vittorie (di cui una in massima serie) e 2 sconfitte (quella interna col Milan e ad Empoli, sempre nel 2022-23)

Rapuano ha ammonito 4 giocatori

Coadiuvato dagli assistenti Peretti e Dei Giudici, con Volpi IV uomo, Aureliano al Var e Mazzoleni all’Avar, l’arbitro ha ammonito quattro giocatori di cui due della squadra di Marotta e Inzaghi: Colpani (M), Calhanoglu (I), Birindelli (M), Pavard (I)

Monza-Inter, i casi dubbi

Questi i principali casi da moviola.All’11’ testa di Lautaro Martinez, la palla sbatte sul braccio largo di Gagliardini. Inizialmente Rapuano non concede il penalty, poi richiamato all’on field review dal VAR concede la massima punizione perchè il braccio è largo e il tocco evidente. Decisione corretta. Al 30’ dopo una deviazione di Caldirola, Pessina sottomisura sul secondo palo batte Sommer. Dopo un lungo check al VAR – sia per controllare come il difensore monzese abbia toccato la palla (se con la spalla o con il braccio) sia per valutare la posizione di partenza di Pessina – Rapuano annulla perché per millimetri, la posizione del centrocampista è leggermente avanti rispetto alla posizione dell’ultimo difendente nerazzurro (Bastoni).

Al 55’ il Monza chiede un rigore per un tocco di mano di Pavard su cross di Mota Carvalho. Il difensore tocca effettivamente il pallone con il braccio che però è aderente al corpo e in posizione congrua. Rapuano non concede il penalty e il var non richiama il direttore di gara all’on field review, confermato la sua decisione. Al 60’ l’arbitro espelle Palladino per proteste. Al 66’ Darmian stende Dani Mota. Rapuano non ha dubbi e concede il penalty che Pessina trasforma. All’84’ Frattesi crolla a terra in area dopo una leggera strattonata di Akpa Akpro. Rigore che lascia molti dubbi.

Marelli boccia la prova di Rapuano

A fare chiarezza è l’esperto di Dazn Luca Marelli. L’ex fischietto comasco dice: “Nonostante un risultato di 5-1, a me Rapuano non ha convinto tantissimo. Su tre rigori ne andava fischiato uno solo, per me bisogna evitare rigori su contatti marginali. Ma li vediamo con calma. Nel primo rigore il contatto è più netto, ci è voluto un po’ perché Rapuano andasse al monitor: il contatto fra braccio e pallone c’è. Anche io ho avuto lo stesso dubbio fino a una certa inquadratura, dalla quale si vede proprio la mano sinistra all’altezza della spalla. In queste condizioni il calcio di rigore è praticamente automatico, giusto”.

“Sui due rigori nel finale, uno per parte, il giudizio è soggettivo. I contatti ci sono in entrambi i casi, ma sono molto leggeri. Bisogna prendere una decisione definitiva: o tutti i contatti in area di rigore sono penalty, e allora ne avremo 200 a campionato, oppure questi non possono essere calci di rigore. A me non sembrano calci di rigore, detto ciò il VAR non interviene perché decide Rapuano”.

“Sul gol annullato a Pessina, la ‘bellezza’ del fuorigioco semi-automatico è la sua precisione. In questo caso non ci sarebbe mai stata certezza senza la tecnologia: invece possiamo dire che il fuorigioco è di qualche centimetro, perché il fuorigioco non è con l’anca di Pessina ma anche con la spalla. In questo caso non si può che aspettare la tecnologia e cosa decide la macchina”. Nel complesso insufficiente Rapuano in Monza-Inter.

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