Quando metteva la maschera da showman poteva sembrare fanatico, ma in realtà Edrissa Sanneh, a tutti noto come Idris, morto ieri a Brescia a 72 anni dopo lunga malattia, era un giornalista vero, un uomo di grandissima cultura, innamorato della sua Africa e addolorato per come il suo paese veniva sfruttato e cannibalizzato di ogni bene primario. La notizia della sua scomparsa ha colto tutti di sorpresa scatenando un’ondata di ricordi commossi.
- Idris è stato l'ultimo erede della tradizione di Novantesimo Minuto
- Juventus simpatica a tutti quando c'era Idris
- Idris giornalista-tifoso ma anche icona anti razzismo
Idris è stato l’ultimo erede della tradizione di Novantesimo Minuto
Come ai tempi d’oro di 90esimo minuto, quando i vari Necco, Giannini, Gard e tutti gli altri cronisti guidati da Paolo Valenti sdrammatizzavano sul calcio vestendo i panni del giornalista tifoso, Idris in “Quelli che il calcio” aveva avuto la capacità di riattualizzare quella figura diventando simpatico a tutti, non solo ai tifosi della Juventus.
Juventus simpatica a tutti quando c’era Idris
Il suo amore per la Juventus, il suo essere autentico, trascinante, lo hanno reso un simbolo di Quelli che il calcio e di tutto il decennio che ha chiuso il millennio. Un decennio in cui milioni di italiani si divertivano con il suo racconto della Serie A, le sue esultanze, i suoi modi di fare. E il web testimonia il grande affetto per Idris.
Fioccano i ricordi: “Non dimenticherò mai l’esultanza incontenibile a un gol di Ravanelli…ma era un replay! Sei riuscito a rendere simpatica la Juve pure a Bonolis….credo!” e poi: “Idris, la juve, quando c’eri tu era quasi simpatica” e anche: “Era un adorabile ossimoro: juventino simpatico.” e anche: “Idris, ciao unico gobbo simpatico e intelligente”
C’è chi scrive: “Con Idris se ne va un pezzo della mia infanzia. Le pay tv si erano affacciate da non molto ed erano ancora per pochi. E Quelli che il Calcio era la mia vera messa domenicale, un rito, una seconda famiglia. Da Idris a Fazio, da Van Wood a Suor Paola. Ero felice e lo sapevo”, oppure: “Un caro amico ci ha lasciato. Giuro, mi dispiace, come lo avessi conosciuto. Una preghiera per te” e anche: “Esistono al mondo piccole schegge di momenti unici e grazie a persone uniche…come sei stato tu”
Idris giornalista-tifoso ma anche icona anti razzismo
Ognuno ha un aneddoto o un pensiero: “Che ricordi, altra tv fatta da e con persone preparate e garbate. Che la terra ti sia lieve” o anche: “Mi raccomando Idris, continua a tifare Juve sa lassù e quando vedi l’Avvocato digli che a suo nipote la Juve non interessa e che faccia qualcosa…” e ancora: “ha contribuito ad abbattere i muri della diffidenza verso chi nel nostro Paese cercava un futuro. Con la sua spontaneità, la sua mimica facciale in un programma d’avanguardia che parlava di calcio a tutti. E poi sì: grande juventino. Ci mancherà”.
Infine la chiosa: “parlarvi di Amore e di Pace, senza colori né confini. E lottavi contro ogni forma di razzismo: fermo sui principi, ma con grande autoironia, senza mai piangerti addosso. Mi mancherai, fratello nero: ti sia lieve la terra. Ti attende un posto in Paradiso”.