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MotoGP: "Bagnaia e Marquez come Rossi e Lorenzo", Lin Jarvis avverte Ducati e ricorda il muro tra Jorge e Vale

La convivenza tra due galli nel pollaio come Marquez e Bagnaia potrebbe essere un problema per Ducati, parola di Lin Jarvis che ricorda come fu difficile gestire Lorenzo e Rossi insieme in Yamaha

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Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Se da un lato il Motomondiale si gode la pausa estiva, di fatto la seconda dopo quella nemmeno tanto breve di giugno, l’argomento Mondiale MotoGP 2025 continua a tenere banco. Soprattutto per le mosse del mercato piloti che hanno stravolto la griglia di partenza che sarà. In particolare in molti non vedono l’ora di ammirare all’opera il dream team messo su da Ducati con Marc Marquez e Francesco Bagnaia. Eppure c’è chi mette in guardia la casa di Borgo Panigale sulle possibili ripercussioni di avere due campioni del mondo dentro lo stesso garage. Il riferimento, scontato, è alla convivenza forzata tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo in Yamaha tra la prima e la seconda decade degli anni 2000.

MotoGP, Lin Jarvis avvisa Ducati: “Marquez-Bagnaia come Lorenzo-Rossi

A mettere in guardia la Ducati sulla possibile bomba a orologeria che si sarebbe piazzata in casa mettendo insieme sotto lo stesso tetto Marc Marquez e Francesco Bagnaia è stato Lin Jarvis. Il Managing Director Yamaha che alla fine del 2024 andrà in meritata pensione è un uomo storico della scuderia di Iwata e ha attraversato diverse epopee, tra queste quella che ha visto la Yamaha dominare in MotoGP con Valentino Rossi e Jorge Lorenzo.

Ma Jarvis ricorda la difficile convivenza tra i due galli nel pollaio e per questo avvisa Ducati che la storia potrebbe ripetersi il prossimo anno dall’arrivo di Marquez nel regno di Pecco Bagnaia: “È una situazione speciale. Non hanno idea di come potrebbe andare a finire… Il momento più impegnativo è stato quando avevamo Vale e Jorge insieme con la divisione del box“.

Lin Jarvis però ammette al tempo stesso che avere due piloti forti, fortissimi come li avrà la Ducati o come li aveva la Yamaha in quel periodo con Lorenzo e Rossi è una condizione comunque preferibile al netto delle difficoltà di gestione: “Ci sono persone molto esigenti, molti ego smisurati in questo campionato – ha detto a TNT Sports – Ma hai bisogno di questo per diventare campione del mondo. Questa è la realtà. Ma è stato il nostro momento più vincente. Fosse per me sceglierei sempre due corridori esigenti rispetto a due corridori facili”.

Rossi e Lorenzo e il “muro” che divise il box Yamaha in due

Tre stagioni insieme, dal 2008 al 2010 e tre mondiali conquistati. Tra di loro un muro. Fisico e non solo. Così è stata la convivenza in Yamaha tra Jorge Lorenzo e Valentino Rossi. La casa di Iwata che aveva già il Dottore, futuro alla partenità bis, prese quell’anno il giovane e rampante maiorchino. Vale non la prese bene e nel corso della stagione pretese un muro all’interno del team per evitare che le informazioni, le analisi e i dati non passassero da una parte all’altra.

La tensione era palpabile anche se come ha sottolineato Jarvis fu quello un triennio di vittorie e di Mondiali nonostante la faida interna tra i due piloti. Lo stesso Rossi anni dopo si pentì di aver preteso quel muro interno anche perchè di riffa o di raffa i dati da una parte all’altra transitavano e arrivavano lo stesso.

Perchè Marquez e Bagnaia può essere la coppia che scoppia

Un rischio calcolato da parte di Ducati. Forse. E’ tutto da vedersi. Di certo come molti ritengono Marc Marquez oltre che essere uno bravo, bravissimo, un campione in pista, sa anche come conquistare il team e trarne ogni beneficio. Un arguto stratega insomma. Ne sa qualcosa Jorge Martin sedotto e abbandonato dalla Ducati Factory.

A differenza di Marc, Pecco Bagnaia è molto più silente lascia che a contare e a parlare siano il lavoro, il crono, la pista. Due personalità diverse che non si amano ma forse non si odiano nemmeno. Chissà quanto poi conterà il fattore Valentino Rossi di cui Bagnaia è allievo essendo nato nell’Academy VR46 considerando i rapporti tesi tra il Dottore e lo stesso Marquez per lo screw job del 2015.

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