Non ha fatto un post, una storia, rilasciato interviste. Nessuno sa come Jorge Martin abbia vissuto la gara del Mondiale MotoGP, il Gp di Thailandia dominato da quel Marc Marquez che poco meno di un anno fa gli ha portato via il posto in Ducati ufficiale. Siamo sicuri che Martinator abbia sofferto tantissimo, più della seconda caduta e della seconda operazione alla mano infortunata.
Mordendo il freno per non aver potuto correre col numero 1 sulla carena della sua Aprilia. Ed a stoppare ogni velleità di rientro immediato ci ha pensato il dottor Charte, il medico del Motomondiale che ha voluto avvertire lo spagnolo del rischio di un ritorno affrettato non tanto sulle sue capacità di guida della moto ma proprio sulla sua salute.
- Jorge Martin: il trionfo di Marquez visto da casa
- Martin, il dottor Charte frena il rientro anticipato
- Martin sconvolto e preoccupato
- Quando rientra Jorge Martin: il parere del dottor Charte
Jorge Martin: il trionfo di Marquez visto da casa
Il Mondiale della MotoGP è iniziato senza il numero 1 in pista, senza campione del mondo. Il secondo infortunio ha “eliminato” Jorge Martin dal grande inizio della stagione. La sua Aprilia affidata al tester Savadori mestamente ultima nella gara vinta trionfalmente da Marc Marquez davanti al fratello Alex e Bagnaia in un tripudio Ducati, la vecchia moto di Martinator.
E dire che l’Aprilia con Ai Ogura e Marco Bezzecchi non è andata male arrivando comunque nelle posizioni a ridosso del podio. L’unica magra consolazione per lo spagnolo che a casa sua sta recuperando dal secondo infortunio e operazione a mano, avambraccio e piede sinistro.
Martin, il dottor Charte frena il rientro anticipato
L’ultimo indizio di Jorge Martin sui social risale all’indomani dell’operazione eseguita presso la Clinica Dexeus a Barcellona dal Prof Mir e dalla sua equipe. Poi il silenzio. Per lui ha parlato Massimo Rivola, ad Aprilia che ha predicato calma sul rientro dello spagnolo. Poi sono arrivati i messaggi ma anche i consigli di Marc Marquez e Pecco Bagnaia suoi ex compagni di Ducati.
Tutti lo invitano a non forzare. Ed ultimo della lista, forse il più importante, il dottor Angel Charte direttore sanitario della MotoGP: “Lo scafoide è un osso che si vascolarizza molto lentamente e molto male. E se la guarigione non avviene correttamente, potrebbero verificarsi effetti collaterali per tutta la vita, come fastidio o disfunzione alla mano. Questo è ciò che ci preoccupa di più adesso: l’evoluzione della frattura dello scafoide, che andrà sicuramente bene, ma ci vorrà del tempo”.
Martin sconvolto e preoccupato
Il dottor Charte era con Martin quando è stato portato a Barcellona dal dottor Mir che lo avrebbe poi operato per la seconda volta e racconta quei momenti: “Martin è arrivato in ospedale lunedì, sconvolto e preoccupato. Inizialmente sembrava che la frattura della testa del radio fosse abbastanza controllata, ma quando è stata eseguita la TAC con il dottor Mir abbiamo visto che c’era una piccolissima frattura del piramidale, un piccolo osso della mano sinistra, e una frattura completa al centro dello scafoide, un osso difficile da curare”.
Quando rientra Jorge Martin: il parere del dottor Charte
Stanto a queste parole il recupero di Jorge Martin si prospetta più lungo del previsto. Il dottor Charte è chiaro quando parla di tempi di recupero: “Dal punto di vista clinico, parliamo di tre mesi per questo infortunio, ma i piloti sono fatti di una pasta diversa. Ma abbiamo già parlato con Martin e gli abbiamo detto che né la Thailandia né l’Argentina sono date possibili, e che per il Texas vedremo. Lo visiteremo domenica 23 marzo o lunedì 24 marzo e vedremo come si è evoluto l’infortunio e se potrà o meno andare in Texas. Ha bisogno di acquisire esperienza e consolidarla, altrimenti non andrà”.
A questo punto dunque appare verosimile che Martin sarà costretto a saltare i primi 3-4 GP dell’anno. La tappa più plausibile per il rientro sembra essere il Gran Premio di Spagna a Jerez a fine aprile, quando il Motomondiale tornerà in Europa.