Luca Marini è cresciuto nell’ultima stagione e non nasconde l’ambizione con cui affronterà la terza annata nella classe regina in una intervista al canale YouTube del team Mooney VR46: “Il 2022 segna un punto di svolta nella MotoGP: non abbiamo mai avuto così tanti piloti a questo alto livello e così vicini. Gli spettatori hanno assistito a uno spettacolo equilibrato, nessun pilota andava con facilità in fuga”.
Nella seconda parte del campionato Marini ha migliorato le proprie prestazioni, anche se non ha centrato l’agognato podio: “Tante volte sono stato vicino al podio, alcune sembrava alla portata, penso alla gara in Austria, o a quella di Misano. Che cosa non ha funzionato? Ci sono solo tre posti sul podio: non c’è una sola ragione, siamo stati spesso tra i più veloci, ma non è scontato essere uno di quei tre a fine gara. Alcune volte è mancato un pizzico di fortuna, altre abbiamo perso posizione in qualifica e partivamo indietro. Tra le gare di Le Mans e del Mugello qualcosa è cambiato, abbiamo trovato un’ottima base come setting, un elemento che poi abbiamo sfruttato nel resto della stagione”.
La costanza di rendimento (un solo ritiro in Malesia, per un guaio tecnico subito dopo il via, e 10 piazzamenti nella top-10) e la crescita della Ducati incutono moderato ottimismo: “Sono ottimista per il 2023, perché in questa stagione abbiamo imparato parecchio e adesso dobbiamo puntare in alto, anche alla vittoria. Avrei firmato per questi risultati ad inizio stagione? Sapevo di poter fare bene. Questo team ha esordito in pista nella MotoGP poco meno di un anno fa e l’atmosfera è fantastica sia in pista che fuori: abbiamo legato e stiamo insieme, molti tecnici hanno figli piccoli e ci ritroviamo a parlare della vita di tutti i giorni. Dal punto di vista tecnico, dopo un avvio di stagione complicato, siamo stati praticamente perfetti: è impressionante pensare che il grosso del team era composto da rookie”.
I complimenti finali vanno alla Ducati: “E’ la moto più competitiva e più veloce in pista e ha fatto un salto in avanti incredibile dopo i test invernali, è una moto potente e a facile a modo suo da guidare. Da metà stagione ha creato un ampio divario nei confronti degli altri costruttori: il lavoro ha pagato e spero continuino così.”