In questo inizio di stagione, Marc Marquez sta lottando con tutto se stesso per tornare quello di un tempo. I numerosi problemi fisici che ha avuto negli ultimi due anni, tra la caduta a Jerez e la diplopia, non gli stanno permettendo di competere come fatto per tutta la sua carriera in MotoGP.
Oltre a questo, bisogna considerare che Marquez è un pilota “estremo”, nel senso che non si risparmia mai e cerca sempre il limiti della sua Honda. Questo gli ha causato anche qualche caduta di troppo in queste prime quattro gare, sia in qualifica che in gara, e questo di certo non migliora le sue condizioni di salute.
Ora il Cabronicito sembra leggermente più in forma rispetto ad Austin e approccia il Portogallo con fiducia. Il #93 torna però prima di tutto a parlare del Texas:
“Il Texas è stata una gara positiva: l’obiettivo era tornare ad avere fiducia e confidenza e l’abbiamo raggiunto. Anche l’approccio al weekend era stato quello giusto. Poi in gara sono finito sesto, dopo una grande rimonta e super lotte con altri piloti, anche se io desideravo di più. Purtroppo c’è stato un problema in partenza con la Honda: l’importante è che il box abbia capito cosa è successo e che abbia risolto il problema per il futuro”.
E poi si passa a parlare di Portimao:
“L’anno scorso era stato molto emozionante ritornare a competere dopo l’infortunio di Jerez. Ora, ovviamente, è tutto diverso. Conosco poco questo tracciato, ci ho corso una sola volta: serve andare avanti con il lavoro fatto ad Austin, essere più performanti, capire meglio la moto. Solo dopo il warm up si potrà capire il nostro potenziale. Il tracciato è bello con tanti sali scendi, staccate e curve molto differenti rispetto al solito. Per andare forte qui devi guidare fluidamente, capire bene le inclinazioni delle curve. Qui, se combatti con la moto sei in difficoltà. Per me è importante continuare a capire la nuova RCV, vedere come si adatta ai circuiti europei”.