Dopo essere ritornato in pista a Le Mans (“In Francia mi sono divertito, specialmente in gara il passo era migliore di quello che aspettassi. Il limite è stato la condizione fisica più che la moto: mi ha distrutto la sindrome compartimentale al braccio, ma ho spinto; penso di essere tornato ai livelli di Portimao“), Marc Marquez presenta l’approccio della Honda verso il Mugello: “Soffriremo di più: verranno evidenziati i limiti miei e della moto, ma faremo il meglio possibile, puntando alla top-10; nel 2022 il GP d’Italia è stato uno dei più difficili in carriera, avevo la testa in clinica e il corpo in pista”.
Una riflessione sulla previsione di Lorenzo, che lo vede a Borgo Panigale: “Jorge era un bravo pilota, chissà se sarà bravo a fare previsioni; scherzi a parte, ho un contratto con Honda e saranno sempre il mio piano A, ma è vero che cercherò un progetto vincente, perché gli anni passano. Ho fatto una nuova operazione al braccio per lottare per vincere: il piano A sarà la Honda. Quando ho firmato nel 2009 con Honda, sono salito sempre sul podio, eccetto una corsa. Credo nella Honda: c’è molto da migliorare, ma a Le Mans eravamo in lotta; non sto a guardare i risultati dei piloti Honda, ma solo a me stesso. Quest’anno e il prossimo farò il mio meglio, poi vedremo. Guido sempre al limite, è il mio stile: per questo sono caduto così spesso, a Le Mans cercavo il limite, a differenza del 2021 e del 2022 si poteva. Con questo pacchetto serve grande concentrazione sui dettagli”.
Le ultime battute sono su due ex piloti: “Sono contento che Dovizioso sia stato nominato ‘Leggenda della MotoGp’, ho un bel rapporto con lui e mi ha insegnato molto sul piano della mentalità, penso a quando mi ha sconfitto in Austria, o a Motegi. Iannone ritornerà in MotoGp? Lui è molto veloce, abbiamo battagliato spesso; in questa categoria non è facile rientrare dopo quattro stagioni”.