Ai microfoni di InSella.it, Nadia Padovani ha analizzato positivamente questo inizio di stagione di MotoGP col team del marito Fausto Gresini, scomparso poco più di un anno fa di Covid: “A parte tutto il lavoro che c’è stato dietro per arrivare a oggi, non sembra vero che in cinque gare abbiamo vinto due GP. Sembra un sogno. Comunque siamo qui, sono molto contenta di aver tenuto l’azienda e di aver portato avanti la Gresini Racing. Probabilmente c’era un disegno, se penso poi alla vittoria del primo GP, quell’emozione è stata incredibile”.
La vittoria di Bastianini all’esordio è stato il momento più bello per Nadia Gresini: “A livello di emozione forti sì. La seconda vittoria è arrivata con una gara di intelligenza e tattica, è stata veramente bellissima, però il primo racchiudeva in sé tutto. La morte di Fausto, quello che abbiamo fatto per portare avanti l’azienda, i sacrifici, gli sponsor che sono andati via dopo la sua morte, le preoccupazioni… Negli ultimi interminabili giri di quella gara ho rivissuto tutto quello che abbiamo passato”.
Nadia Gresini ha elogiato il lavoro di Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio: “L’ho conosciuto quando ha iniziato a correre per mio marito in Moto3. Ricordo questo ragazzino, così carino, tranquillo, pulito, è una bella persona. Ora l’ho ritrovato uomo e rivedo in lui la stessa serenità che aveva all’epoca, è cordiale, con un grande potenziale. Affronta le gare con una grandissima maturità, molta di più per l’esperienza che ha in MotoGP. Di Giannantonio? Anche lui l’ho conosciuto che era un ragazzino, aveva l’apparecchio ai denti. Averlo avuto con noi l’anno scorso in Moto2 e quest’anno in MotoGP è molto bello, sta facendo una bella crescita. Ha un carattere molto deciso, è molto diverso da Enea. Enea è più riservato, non gli piace tanto apparire, invece a Fabio piace di più la mondanità, ha lo stile del romano”.
Nadia Gresini sul titolo MotoGP ci va cauta: “Siamo partiti con il pensare di essere nei primi cinque in tutte le gare. Siamo consapevoli che in pista ci sono piloti molto forti, è chiaro che ci si pensa, sarebbe bello, ma vogliamo stare con i piedi per terra“.
Infine, Nadia Gresini ha concluso parlando di Fausto e della sua vicinanza: “Specialmente quando entro qui dentro (in hospitality, ndr), quando vado in ufficio, lo vedo dappertutto. È sempre presente, me lo sento proprio dentro. Sarà anche che ho vissuto 33 anni con lui, siamo cresciuti insieme. Avevo vent’anni quando l’ho conosciuto, lui 26. Qual è l’eredità più grande che ti ha lasciato Fausto? I nostri quattro figli. Quando li abbraccio so che una parte di loro è Fausto”.