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MotoGP, pugno duro su Marc Marquez: la FIM infierisce sulla penalità

Dopo il terribile incidente provocato a Portimao, la FIM si è accanita contro Marc Marquez, chiarendo quando il pilota spagnolo dovrà scontare la penalità.

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L’incidente che Marc Marquez ha provocato a Portimao sta facendo ancora molto discutere, non soltanto i tifosi della MotoGP ma anche gli addetti ai lavori. Sicuramente non è stato un esordio di campionato felice per l’otto volte campione del mondo e non soltanto per i zero punti conquistati in gara. Il pilota spagnolo ha perso un po’ di credibilità tanto che persino Oliveira, dopo essere stato colpito in pieno nell’incidente, ha stentato a credere alla versione dello spagnolo, che ha parlato di problema tecnico.

Tutti contro Marquez

Queste le parole di Oliveira: “Ho un po’ di dolore alla gamba destra, ma niente di rotto fortunatamente. Ho visto il replay, è stato strano come incidente e Marquez era oltre i limite. Ha evitato Martìn, poi c’ero io davanti. Non credo abbia avuto un problema tecnico“. Ancora più duro l’amministratore delegato dell’Aprilia Rivola: “Se questi piloti non iniziano ad essere sanzionati faranno sempre quello che vogliono. Sono un bruttissimo esempio per le categorie minori.

Marquez, pugno duro della FIM

Alla fine, la punizione per Marquez è arrivata. E oggi la FIM ha voluto fare chiarezza: “A seguito della decisione del Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP presa il 26/03/2023 alle ore 15:13, il Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP chiarisce la sua decisione in merito all’applicabilità. Considerando l’infortunio e la mancata partecipazione di Marc Marquez, Pilota #93, al Gran Premio di Argentina, e al fine di rispettare l’intenzione alla base della decisione presa dal Collegio dei Commissari Sportivi della FIM MotoGP, la penalità del doppio long lap sarà scontata dal pilota nella prossima gara della MotoGP a cui sarà in grado di partecipare“.

MotoGP, tema sicurezza: contestata la Direzione Gara

La punizione è arrivata, ma adesso la MotoGP si deve nuovamente interrogare sul tema della sicurezza. Facendo la conta, abbiamo ben cinque piloti feriti alla fine del weekend: Espargaro, Bastianini, Marquez, Oliveira e Martin, con i primi tre che salteranno anche la prossima corsa in Argentina. Tanti tifosi hanno le idee chiare: la Direzione Gara non è all’altezza. Ci vuole maggiore rigidità e arbitrarietà nel comminare le penalità, regole chiare e stesso metro di giudizio, cosa che non sempre abbiamo visto in questi anni.

La MotoGP sta cercando di imitare per certi versi la F1, a partire dall’introduzione della sprint race. L’obiettivo è garantire la spettacolarità, da ritrovare specialmente dopo l’addio di Valentino Rossi, che attirava tanta gente. La missione non è semplice ma di certo la soluzione non è l’agonismo sfrenato di Marquez, che in Portogallo ha rischiato di farla grossa. Giusta la punizione, ma certe cose non dovrebbero più accadere e serve il pugno di ferro.

MotoGP, pugno duro su Marc Marquez: la FIM infierisce sulla penalità

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