Differenze: se vinci (non sempre, non ieri) con il corto muso, ti tirano le pietre. Se ottieni risultati mettendo il pullman davanti alla porta ti osannano come un messia. Da una parte siamo a Torino, sponda Juventus, dall’altra siamo a Roma, sponda giallorossa. L’impresa di José Mourinho, uscire indenne dalla Bay-Arena e con la qualificazione alla finale di Europa League in tasca, ha scatenato il popolo della Lupa. Sui social è esplosa la Mou-mania per la seconda finale europea in due anni (l’anno scorso quella di Conference League, vinta con il Feyenoord).
- Mourinho: per i tifosi della Roma è il condottiero
- Mourinho è la Roma
- Mou: il Psg, Tiago Pinto e gli acquisti
Mourinho: per i tifosi della Roma è il condottiero
Mourinho sta facendo vivere diverse notti magiche ai tifosi della Roma. Tutte in Europa. La prossima, sperano a Trigoria, sarà quella del 31 maggio a Budapest contro il Siviglia. Lo Special One da queste parti è il condottiero. Di pari passo c’è la paura che le parti si possano salutare alla fine della stagione.
Intanto, va in scena l’euforia. C’è scrive: “Nel 2027 voglio una statua di José Mourinho davanti all’ingresso della Toyota Arena sennò non ci entro”. E ancora: “E ora presidente Friedkin, fate firmare Mourinho prima della finale, sarebbe un segnale forte”. Voglia di rivalsa: “Eppure mi avevano detto che fosse un bollito. Due finali europee in due anni. Alla Roma, che ne aveva fatte tre in tutta la sua storia. Non male per un bollito”. Qualcuno fa un paragone che fa sorridere: “La versione portoghese di un Carlo Mazzone, due cuori giallorossi”.
Mourinho è la Roma
Per i fan giallorossi Mourinho è la Roma: “E non veniteci a dire che è solo un allenatore”. Per tutti conta il risultato, non come si è ottenuto (con un catenaccio anni ’60): “È vero che Mourinho ha messo il pullman davanti alla porta ma è altrettanto vero che nessuno sa parcheggiarlo come lui”. Non finiscono qui gli elogi: “Rinnovate al più presto questa gigante, solo lui può sopperire alle tante mancanze con il senso di appartenenza e la sua leadership”.
Le lacrime e il pugno chiuso esibito mentre correva sotto la curva ospite hanno scolpito ancora di più la figura di Mourinho nel cuore dei tifosi della Roma. Per molti, è il miglior allenatore mai visto da queste parti.
Mou: il Psg, Tiago Pinto e gli acquisti
A fine stagione, ci sarà un confronto tra Mourinho e la proprietà. Negli ultimi giorni si è fatto spesso il nome del Psg come futura panchina del portoghese, al posto dello sfiduciato Galtier a cui non basterà vincere il ‘solito’ titolo francese. A quanto pare, però, i parigini starebbero valutando altri profili e non quello dello Special One.
Ciò non vuol dire che Mourinho sia al riparo da altre offerte. Insomma, per restare a Roma, il tecnico chiede rinforzi ben specifici. E Tiago Pinto cerca di accontentarlo. Aouar firmerà a breve un quinquennale. Ndicka, difensore francese, sta per essere soffiato al Napoli e anche per lui è pronto un contratto di cinque anni a 2 milioni a stagione. Colpi che vogliono forzare la permanenza di Mou a Roma dove, dovesse sollevare al cielo l’Europa League, si ritroverebbe in Champions l’anno prossimo.
Una semplice puntura di spillo, in questa grande gioia, è il deferimento della Figc per le dichiarazioni contro l’arbitro Chiffi al termine della gara con il Monza. Anche la Roma è stata deferita per responsabilità oggettiva. Il tecnico sarà giudicato dal Tribunale federale nazionale.