Era stato scelto un arbitro di primissima fascia dal designatore Rocchi per Verona-Napoli. Lo suggeriva la logica, considerando la difficoltà del match e la rivalità tra le due città – tristemente sottolineata anche dallo striscione vergognoso esposto dalla curva Sud degli ultrà gialloblù – per cui la scelta era caduta su Doveri ma come se l’è cavata il fischietto romano? Due espulsioni e tante proteste per una gara spigolosa e tanti lamenti da parte dell’allenatore veronese Igor Tudor a fine gara.
- Per Tudor il rosso a Ceccherini ha falsato la gara
- Per Saccani non c'è l'espulsione di Ceccherini
- Rosso esagerato a Ceccherini anche per Marelli
Per Tudor il rosso a Ceccherini ha falsato la gara
Il tecnico dell’Hellas ritiene che l’errore di Doveri in occasione del secondo cartellino giallo a Ceccherini poco dopo il gol dell’1-2 che aveva riaperto la gara, abbia condizionato il risultato: “Il secondo giallo di Ceccherini non esiste, a sessanta metri dalla porta, penso che avremmo potuto recuperarla”.
Per Saccani non c’è l’espulsione di Ceccherini
A fare chiarezza ci pensa Massimiliano Saccani. Alla Domenica sportiva l’esperto della Rai spiega:
“L’arbitro è Doveri, al Var c’è Mariani, vengo subito al dunque: la seconda ammonizione per Ceccherini è un errore, è un tocco di mani a 60 metri dalla porta, non si può configurare come azione pericolosa c’è solo Osimhen girato di spalle che sarebbe potuto partire. Il fischio può essere corretto ma l’ammonizione no”.
Saccani prosegue: “poi c’è la seconda ammonizione di Faraoni e il secondo rosso. Il primo giallo è per il tentativo di segnare con la mano, giusto ammonirlo poi Faraoni reitera le proteste ed è giusta l’espulsione ma l’errore è stato il rosso per Ceccherini”.
Rosso esagerato a Ceccherini anche per Marelli
Dello stesso avviso il moviolista di Dazn, Luca Marelli: “Bisogna ricordare che il fallo di mano va punito con il cartellino solo se siamo davanti ad un tiro o in presenza di una azione realmente pericolosa. Non era questo il caso dal momento che si era a cinquanta metri dalla porta”.