Non c’è bisogno di un terzo indizio: c’è già la prova che per il Napoli sono più agevoli le gare di Champions contro i club più blasonati d’Europa che non le sfide alle provinciali. Come già la settimana scorsa con la Cremonese – gara finita dilagando ma dopo tanta sofferenza – gli azzurri devono sudare fino all’ultimo secondo per battere il Bologna al Maradona ma riescono a suonare la decima sinfonia: nessuno come loro in tutta Europa. Il Napoli si tiene stretta la vetta della classifica ma che fatica. Decisiva ancora una volta la panchina: entrano e segnano Lozano e Osimhen, ora è chiaro. E’ questa la legge di Spalletti. E la legge implacabile di un Napoli che continua a sognare.
- Napoli-Bologna, i momenti chiave
- Napoli-Bologna, il commento
- Napoli-Bologna, le pagelle
- Napoli-Bologna, la pagella dell'arbitro
- Napoli-Bologna, le conclusioni
Napoli-Bologna, i momenti chiave
La prima vera fiammata al 20′ porta la firma di tre dei gladiatori azzurri: verticalizzazione di Lobotka, assist delizioso di Kvaratskhelia per Raspadori che sfiora il palo. E’ lo squillo che scuote il Napoli dopo il torpore iniziale: arrivano quattro palle gol di fila in un quarto d’ora di fuoco, compresa una traversa di Mario Rui su assist del solito georgiano e un gol divorato da Politano col mancino preferito. Il Bologna barcolla ma sa reagire e chiude il tempo in attacco: Meret non deve intervenire mai fino al 40′ ma suda freddo in almeno un paio di circostanze. Quando poi Cambiaso serve Zirkzee in condizione di battere a rete la frittata sembra fatta ma rimedia Juan Jesus, quindicesimo marcatore stagionale per gli azzurri. Nella ripresa bastano tre minuti agli azzurri per ribaltare tutto con il neo-entrato Lozano ma Barrow – con la complicità di Meret, segna subito il 2-2. Succede di tutto nel secondo tempo fin quando dal piede del solito Kvara arriva l’assist per il gol di Oshimen. Finale convulso, c’è anche una traversa di Zielinski ma il Napoli stringe i denti, contiene la sfuriata di un indomito e bel Bologna e porta a casa la partita.
Napoli-Bologna, il commento
Che si possa giocare meglio di come aveva fatto il Napoli in questo avvio è un dato di fatto, lo conferma la gara di stasera dove tra gol sbagliati, difficoltà a contenere le ripartenze del Bologna e qualche errore di sufficienza (quattro gol subìti nelle ultime due gare sono un campanello d’allarme), Che però Spalletti abbia risorse infinite in questa rosa lo dimostra l’ennesima svolta nata dalla panchina con i gol che vengono dalle “riserve”. Ma guai a chiamarle così. Nel Bologna Thiago Motta ha dato già un’impronta: personalità, ritmo e sfrontatezza sono le armi con cui se l’è giocata, spaventando la capolista più volte: tantissimi i palloni portati in area azzurra, mai doma la squadra felsinea, capace sia di palleggiare che di partire in contropiede. Resta attaccato alla partita fino all’ultimo secondo di recupero: con altre squadre giocando così non sarebbe rimasto a bocca asciutta, con questo Napoli – che ha imparato a vincere anche soffrendo – è durissima invece per chiunque.
Napoli-Bologna, le pagelle
Kvaratskhelia 7,5 – Quando si accende è irrefrenabile, gioca con l’incoscienza e la classe di un genio. Dalle sue giocate nascono sempre pericoli ed è così anche per i gol di Lozano e Osimhen.
Ndombelè 5,5 – Non è Anguissa, ha caratteristiche diverse ma deve adattarsi frenando la sua irruenza. Cambia le scarpe nell’intervallo ma alterna ancora cose buone ad altre meno riuscite, sbagliando troppi palloni. Lascia il posto a Elmas.
Raspadori 6,5 – Cuce, apre, conclude, anche se stavolta è meno fortunato sotto porta. Dopo il primo tempo esce per far posto a Osimhen 7 – Volenteroso, arrabbiato, sempre in agguato, lotta su tutte le palle. E segna su assist di Kvara: seconda rete di fila per il nigeriano dopo il rientro pur giocando solo spezzoni.
Juan Jesus 6,5 – Puntuale nelle diagonali e nelle chiusure, una certezza per Spalletti che l’ha resuscitato dopo gli anni alla Roma. Una sola ingenuità, ma grave, in occasione del gol del vantaggio del Bologna ma si riscatta subito con la zampata del pari.
Zielinski 7,5 – E’ un altro giocatore rispetto all’anno scorso. Ed ora è intoccabile.
Lobotka 6,5 – Quando cresce lui, cresce tutto il Napoli, quando cala sono problemi. Ma non sbaglia una gara da tempo immemore. Esce per far posto a Demme sv, al rientro dopo lungo infortunio.
Meret 5 – Il Bologna raramente riesce a tirare tra i pali, ma lo fa due volte e fa due gol. Sulla rete di Barrow pesanti le responsabilità del portiere azzurro. Un’uscita a vuoto al 90′ fa venire i brividi allo stadio.
Politano 6,5 – Una forza della natura sulla destra, gioca quasi da attaccante avanzato e sulla sua fascia crea pericoli in serie. Peccato per un gol fatto che manda al cielo a metà primo tempo. Dopo 45′ lascia il posto a Lozano 6,5 – gli bastano tre minuti per segnare il terzo gol di fila, il secondo in campionato, tenendo bassa la palla e battendo Skorupski. Potrebbe farne ancora ma difetta nella mira.
Barrow 7 – Il migliore del Bologna e non solo per il gol, una spina nel fianco su tutto il fronte.
Napoli-Bologna, la pagella dell’arbitro
ARBITRO COSSO 6: E’ un semi-esordiente in A l’arbitro della gara Cosso (il debutto il 6 febbraio 2022 in Bologna-Empoli 0-0): in questa stagione ha diretto solo Spezia-Sassuolo dello scorso 27 agosto. Era alla sua prima gara con il Napoli (ha diretto solo nel 2021 la Primavera nel pareggio casalingo con il Pisa per 1-1), Al Maradona estrae il primo giallo dopo 20′ a Dominguez. Il secondo è invece per l’allenatore del Bologna Thiago Motta per proteste. Sbaglia a non ammonire Cambiaso nella ripresa. Prova a mantenere la calma nel finale convulso.
Napoli-Bologna, le conclusioni
Il Napoli ora è atteso dallo scontro diretto all’Olimpico con la Roma, poi ci sarà la sfida interna con i Rangers in Champions e il 29 ottobre il match a Fuorigrotta contro il Sassuolo.