Che Cagliari si vedrà stasera al Maradona per la partita scudetto col Napoli? Una squadra tranquilla, per la salvezza raggiunta con 90′ di anticipo, rabberciata per le tante assenze (da Caprile e Gaetano a Luvumbo e Pavoletti) ma per niente disposta a fare da agnello sacrificale per la festa azzurra. I sardi se la suderanno fino alla fine e i motivi non mancano. Tra le due tifoserie esiste un’antica rivalità che affonda nel tempo: nel ’97 negli spareggi salvezza che si giocarono al San Paolo i tifosi partenopei si schierarono a favore del Piacenza e contro il Cagliari, uno sgarbo mai dimenticato. Ma soprattutto il presidente degli isolani, Tommaso Giulini, simpatizza e non poco per l’Inter, impegnata stasera a Como.
Il duello finale tra Inter e Napoli
Se il Napoli dovesse vincere stasera conquisterebbe anche lo scudetto ma cosa succede in caso di pareggio o sconfitta? Se il Napoli pareggia e contemporaneamente l’Inter pareggia o perde non cambia niente e il tricolore andrebbe alla squadra di Conte, mentre se dovesse vincere la formazione nerazzurra ci sarebbe il sorpasso. Se il Napoli perde e l’Inter perde scudetto al Napoli, se il Napoli perde e l’Inter vince scudetto all’Inter, se il Napoli perde e l’Inter pareggia si andrà allo spareggio lunedì.
La simpatia di Giulini per l’Inter
Si diceva delle simpatie del presidente del Cagliari per i nerazzurri. Una storia antica che ha radici nella profonda amicizia della famiglia Giulini con Massimo Moratti: dalle estati passate insieme a Forte dei Marmi con tanto di passeggiate in bici con direzione Bagno Piero, agli affari in comune. Nel 1995 infatti la famiglia Giulini viene coinvolta nella gestione dell’Inter, possedendo fino al 12% delle azioni e lo stesso Tommaso Giulini, dal 2005 al 2013, ha fatto parte del consiglio di amministrazione.
Ecco dunque che Giulini una mano all’Inter la darebbe volentieri nella volata scudetto ed oltre al premio salvezza già stanziato ha deciso di fissare un premio a vincere per la partita di stasera. Un assist a Inzaghi e uno sberleffo al Napoli che dovrà faticare più del dovuto se vorrà centrare il sucesso.
Nicola non fa sconti
Anche il tecnico Nicola è stato chiaro, niente regali: “Ognuno pensi a sé, non vengano a guardare al Cagliari perché noi faremo la nostra partita. Di certo noi ci prepariamo per fare il nostro meglio. Pressione? Chi lotta per un obiettivo ha un percorso fatto da tot partite: se arrivi all’ultima giornata per raggiungerlo è inevitabile che la pressione e la tensione ci sia. Ma non penso che il Napoli patisca questo tipo di partite. Per noi l’importante è uscire sempre con la testa alta. Voglio fare la migliore formazione possibile per essere competitivi. La differenza tra noi e il Napoli è abissale, ma vogliamo dare il meglio di noi stessi senza pensare che siamo già salvi”.
Archiviati senza problemi i possibili dubbi legati ai “napoletani” Gaetano e Caprile. Non sono stati neanche convocati: “Ci stiamo portando dietro problemini dall’ultimo mese: non ci saranno Gaetano e Caprile, che ha giocato infortunato nella gara contro il Venezia. Lo ringrazio per essere rimasto in campo nonostante il problema, una distrazione di primo grado alla gamba. Luvumbo non ci sarà, mentre Pavoletti si porta avanti il problema del ginocchio. Zortea sta facendo accertamenti, se sta bene ci conterò dall’inizio sennò conterò su qualche altro, che avrà la possibilità di farsi notare”.