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Napoli, chi è Garcia: tutto quello che dovete sapere e come giocherà sulla panchina azzurra

L’allenatore francese sa farsi rispettare nello spogliatoio, ha ottenuto buoni risultati in campionato e nelle coppe con squadre non favorite e tatticamente può proseguire il lavoro di Spalletti 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Rudi Garcia è un allenatore che non tutti i tifosi del Napoli hanno accolto con favore, anzi sono stati in molti a chiedersi cosa abbia spinto Aurelio De Laurentiis a ripiegare sul francese dopo aver inseguito nomi giudicati più altisonanti dai tifosi, come Luis Enrique o lo stesso Christophe Galtier. Qui abbiamo elencato tutto ciò che vi occorre sapere su Garcia e ipotizzato come giocherà il Napoli del futuro.

Rudi Garcia e lo spogliatoio del Napoli

Nei giorni successivi all’addio di Luciano Spalletti Aurelio De Laurentiis aveva confessato ad alcuni tifosi che avrebbe basato la decisione circa il successore dell’allenatore toscano anche sugli “equilibri da mantenere nei meandri dello spogliatoio”. Una frase che pareva rimandare alla necessità di trovare un tecnico in grado di farsi rispettare da una squadra appena diventata campione d’Italia, capace di motivare nuovamente giocatori che non avevano mai vinto uno scudetto e che potrebbero sentirsi appagati.

Rudi Garcia pare l’uomo giusto per questo lavoro: manca da un paio d’anni dal grande calcio – diede l’addio al Lione nel 2021 – e a giudicare dal suo primo tweet dopo la nomina ad allenatore del Napoli sembra molto motivato.

Napoli, cosa ha vinto Rudi Garcia

Rudi Garcia è un tecnico abituato a farsi rispettare, ma anche a raggiungere risultati importanti, soprattutto quando allena squadre che non partono favorite. Nel 2011 il punto più alto della sua carriera, con il “doubleLigue 1-Coppa di Francia conquistato sulla panchina del Lille. Straordinario il suo lavoro alla Roma, portata due volte al 2° posto in serie A (nel 2013/14 con 85 punti, record del club poi battuto da Spalletti nel 2017/18), prima dell’esonero arrivato nel gennaio del 2016, durante la sua terza stagione in giallorosso.

Ma è guardando ai risultati più recenti nelle coppe europee che possiamo capire perché De Laurentiis sia stato attratto da Garcia: nel 2019 il francese condusse il Marsiglia (con Anguissa in campo) alla finale di Europa League, poi persa contro l’Atletico Madrid; nella stagione seguente, con il Lione, riuscì nell’impresa di eliminare Juventus (agli ottavi) e Manchester City (ai quarti) in Champions League, arrendendosi in semifinale al Bayern Monaco, poi vincitore del trofeo.

Napoli, Garcia nel segno della continuità con Spalletti

Tatticamente Rudi Garcia potrebbe non incontrare difficoltà a inserirsi nel solco tracciato da Luciano Spalletti. L’allenatore francese ama il calcio offensivo, costruendo la manovra dal basso per creare spazi da attaccare rapidamente nella metà campo avversaria. In carriera ha utilizzato diversi sistemi di gioco (anche la difesa a tre), pur preferendo il 4-2-3-1, modulo che potrebbe provare a rilanciare al Napoli sfruttando a pieno il potenziale di Giacomo Raspadori. Ma Garcia è anche allenatore umile, che potrebbe scegliere di non rivoluzionare quanto costruito dal suo predecessore e dunque insistere sul 4-3-3 tanto caro anche a De Laurentiis e con cui il Napoli ha offerto un calcio spettacolare nella scorsa stagione.

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