Continua la querelle tra il Comune di Napoli e la società SSC Napoli per la questione Diego Armando Maradona. L’ultima notizia arriva dalla Gazzetta Dello Sport che rivela come tra amministrazione cittadina e club la situazione sia ai ferri corti. La data per l’inaugurazione dell’impianto dedicato a Maradona è quella del 29 luglio.
Il presidente Aurelio De Laurentiis ritiene però “sbagliata” quella data e non vuole collaborare in alcun modo. Il patron ha infatti vietato l’uso del terreno di gioco e non viole concederne l’utilizzo in questa occasione. Nell’evento in programma il 29 luglio ci sarà anche la targa di bronzo con il nome dello stadio e la messa in posa della statua realizzata dall’artista Domenico Sepe.
I tifosi prendono posizione
A lanciare la polemica è la giornalista napoletana Anna Trieste: “Il 29 luglio il Comune di Napoli inaugura (a porte chiuse) lo Stadio Diego Armando Maradona ma la SSC Napoli dice di non volerne sapere nulla e vita l’utilizzo del terreno di gioco. Ora va bene che le elezioni sono vicine ma era proprio indispensabile questa ennesima brutta figura?”.
La polemica investe anche la tifoseria partenopea che si divide sul caso: “E’ una società allo sbando – dice Enrico – fa solo ridere. Solo brutte figure”. Michele invece si schiera con la società: “In pratica è come se il prete dicesse agli sposi venite o non venite il matrimonio lo celebro lo stesso”. Sono tanti i tifosi che non apprezzano la posizione di De Laurentiis: “Forse è meglio così, quando c’è lui di mezzo diventa tutto ridicolo”.
La gran parte dei tifosi sembrano schierarsi contro il sindaco De Magistris e il comune per questa scelta: “Se aspettavano settembre con il pubblico poi i politici on potevano intervenire per la par condicio è solo uno spot elettorale. Che schifo”. Anche Nico la pensa allo stesso modo: “Andava fatta con i tifosi ma evidentemente la campagna elettorale ha la precedenza”.