L’addio di Kvara, ma anche la vetta da difendere nello scontro diretto con l’Atalanta. Antonio Conte tra mercato e campo nella conferenza stampa della vigilia del big match della 21a giornata che il suo Napoli giocherà al Gewiss Stadium.
- Verso Atalanta-Napoli: Conte, Kvara e il primato
- Neres erede di Kvara e il mercato in entrata
- Che cosa è cambiato rispetto al ko dell'andata
Verso Atalanta-Napoli: Conte, Kvara e il primato
Il Napoli fa scalo a Bergamo da capolista della Serie A, ma senza Kvaratskhelia che ha salutato il Vesuvio per trasferirsi al Paris Saint-Germain. “Noi abbiamo fatto 47 punti che sono frutto di un grande lavoro. Questa squadra rispetto all’anno scorso è senza tre giocatori: Osimhen, Kvara e Zielinski, quattro con Kim se si considera quella dello scudetto” dichiara Conte, che poi cita anche Mario Rui ed Elmas.
“Questo è un altro Napoli – evidenzia il tecnico pugliese -. Noi dobbiamo continuare a lavorare. Forse siamo stati la squadra che è stata più volte in testa, ma non bisogna dimenticare che è un altro Napoli rispetto a due anni fa e adesso ancora di più visto che è andato via un altro pezzo da 90”.
Neres erede di Kvara e il mercato in entrata
Conte non si sbilancia sul possibile erede di Kvara e passa la palla al club: “Questa domanda va posta al club, al direttore che opera sul mercato. Io ribadisco che sono venuto qui per cercare di aiutare il Napoli in un momento di difficoltà. Ho sposato questo club perché avevo il piacere di vivere un’esperienza in una città come Napoli”.
Quindi aggiunge: “Cerchiamo di fare le cose nel migliore dei modi, sappiamo quali sono i nostri limiti rispetto ad altri club, ma al tempo stesso dico che dobbiamo essere ambiziosi. Testa bassa e pedalare, qualsiasi cosa accada. Ci sono alcune cose che possiamo indirizzare, altre no ed è inutile perderci tempo. Oggi devo essere molto concentrato sulla squadra, perché stiamo facendo qualcosa di bello e devo tutelarlo”.
Che cosa è cambiato rispetto al ko dell’andata
Al Maradona non c’è stata storia. La squadra di Gasperini ha inflitto una dura lezione ai partenopei, che, però, ora guardano tutti dall’alto al basso. Conte non si fida degli orobici: “L’Atalanta ha vinto 11 partite consecutive: forte era e forte è rimasta. Oggi ha la consapevolezza di essere una squadra forte, è una realtà. Perché hanno vinto e, quando vinci, acquisisci fiducia. Se la giocano con tutti e lo hanno dimostrato anche col Real Madrid, anche se hanno perso”.
Però è anche un altro Napoli rispetto al primo atto a Fuorigrotta. “Noi siamo cresciuti rispetto a quella partita. Non so come finirà, ma abbiamo bisogno anche di queste partite in trasferta contro squadre forte per misurarci. Scontro diretto per il tricolore? No, non me la sento di dire che è una sfida scudetto”.