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Napoli: è guerra di religione sul presidente De Laurentiis tra pro e contro

Nonostante un mercato sontuoso il patron del Napoli resta nel mirino, non si placa la contestazione di parte della tifoseria

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Stanno arrivando uno dietro l’altro, portandosi dietro sogni di gloria e dubbi. Dopo settimane di calma piatta il Napoli si è scatenato sul mercato. Presi Simeone, Ndombele e Raspadori dopo gli acquisti iniziali di Kvara e Olivera cui si era aggiunto Kim e ora si aspetta anche Navas per completare un progetto che da deludente sembra diventare faraonico. Gli addii di Koulibaly, Insigne, Mertens e compagnia restano sullo sfondo di fronte a un rinnovamento e un ringiovanimento che fa della squadra di Spalletti una seria pretendente alle primissime posizioni. Eppure in città non si placano le polemiche.

Napoli spaccata su De Laurentiis: genio o opportunista?

Nelle settimane del ritiro la fronda degli anti-De Laurentiis era cresciuta a dismisura. Sui social, per strada, ovunque si sentivano come mantra all’infinito le solite critiche: “pappone”, “caccia i soldi” e “A16”, l’ultimo poco fantasioso slogan per indicare al patron azzurro la strada di Bari e lo sprone a lasciare Napoli. Gli ultimi acquisti hanno portato in tanti a rivedere le proprie posizioni ma resta assai nutrito il partito di chi non vuol sentire ragioni, chiuso nella propria inattaccabile convinzione di andare contro il presidente, sempre e comunque, a dispetto anche di ogni logica. Si arriva anche a fare i conti in tasca per dimostrare che alla fine non è vero che ha speso 118 milioni quest’anno, sottolineando nel contempo i prezzi alti per le curve dopo che anche le amichevoli estive erano state messe a pagamento sia su Sky che su Facebook.

I motivi per cui i tifosi non amano De Laurentiis

Sin dal suo arrivo a Napoli Aurelio De Laurentiis non è mai stato amato dalla piazza ma mai il risentimento nei suoi confronti aveva raggiunto lo zenith di questi mesi. Perché i napoletani ce l’hanno con lui? I risultati contano poco, perché a ben vedere il Napoli è la squadra che vanta il maggior numero di anni consecutivi di coppe europee, le cause principali sono altre.

Ad Adl viene rimproverata la sufficienza – che a tratti diventa indifferenza assoluta – nei confronti dei tifosi. Il mancato ossequio alla forza del “dodicesimo uomo in campo”, la sua “non napoletanità” (lo chiamano “il romano”), la sua arroganza (“che avete vinto nella vostra storia?”). Non riconoscere l’importanza del tifoso napoletano è il vero, unico, grande peccato mortale di De Laurentiis. Il resto, mancati acquisti, cattiva comunicazione, trattamento irriconoscente delle bandiere, tendenza ad essere sparagnino e a far pagare qualsiasi cosa odori di SSC Napoli va quasi in secondo piano anche se fa numero.

Napoli si divide su De Laurentiis, social scatenati

Intanto in questi giorni è scoppiata una vera e propria guerra di religione su De Laurentiis. In tanti son pronti a chiedergli scusa dopo gli ultimi colpi: “Chiedere scusa a De Laurentiis è d’obbligo! Sì è vero in comunicazione è una frana, ma dirgli che non è tifoso del Napoli è una bestemmia. Ci ha presi dal fallimento e in 4 anni ci ha portato in. Europa x 11 anni consecutivi. Non è un nababbo né alle spalle soci occulti” o anche: “più che aver “criticato le uscite comunicative” alcuni lo hanno aggredito più volte fisicamente per strada, altri hanno spaccato la tifoseria oltre qualsiasi giustificazione ! Mi mancano i vendi e vattene, i Vinci solo tu, i pappò caccia e sorde”.

C’è chi scrive: “Il punto non è essere diventati improvvisamente pro Adl ma è essere onesti intellettualmente. Sta venendo fuori un buon Napoli e va dato merito al presidente ed a Giuntoli di questo. Il che non cancella le offese o gli affronti come il regolamento d’uso”, oppure: “Attacchi feroci, menzogne, ingiurie, aggressioni verbali, insulti ed auguri di morte: alla fine lo stanno rendendo un martire ideologico”.

Gli irriducibili anti-Adl però non mollano l’osso: “Voglio che vada via a prescindere, mi auguro di no ma cosa faranno tutti coloro che oggi lo applaudono, se il Napoli andrà male?” e anche: “Napoli-Monza curve a 30 euro, eh ma deve recuperare i soldi spesi!!ma quali soldi? Raspadori 5 mil e 30 in 3 anni, Ndombele 500 mila euro, Simeone prestito con riscatto ah capisco ha speso per comprare i giornalisti!!! De Laurentiis via da Napoli sempre e comunque” e ancora: “Fiducia per 1 sessione di mercato? Fiducia dopo che per 2 volte da campioni d’inverno ti presenti con Grassi e Regini perchè ” Tanto siamo primi che devo riparare?” Fiducia a chi mi da del vessato? Fiducia a chi ” che c…avete vinto voi?” Fiducia a chi ” posso vincere scudetti ma a me che me ne viene?” e infine: “Malati mentali, ha fatto solo il suo rinforzando la squadra!! resta un egocentrico cafone”.

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