Nella mattinata di ieri la bomba: Antonio Conte apre al Napoli. Nel pomeriggio, il no definitivo del tecnico pugliese. Per qualche ora, di fatto, Rudi Garcia non è stato l’allenatore del club campano. Alla fine, resta il francese. Almeno per il momento. Almeno fino alla prossima sosta. Con De Laurentiis che farà presenza fissa a Castelvolturno.
- Caos Napoli: il no di Conte e il no di De Laurentiis al piano B
- La videochiamata ai senatori dello spogliatoio e l'annuncio
- Napoli: Rudi Garcia si gioca tutto nelle prossime tre partite
Caos Napoli: il no di Conte e il no di De Laurentiis al piano B
Ci ha provato in tutti i modi, ADL. Nulla di fatto, però: seppur intrigato dalla proposta pervenutagli dalla squadra campione d’Italia, Conte ha declinato preferendo restare accanto alla “famiglia”, come annunciato attraverso i suoi canali social.
Sfumato il grande colpo, il patron del Napoli ha preferito non procedere col piano B, quello che porta a Tudor o ad altri allenatori con un appeal e un curriculum minore rispetto all’ex ct della Nazionale. Dunque, avanti con Rudi Garcia. Da separato in casa. Con fiducia a tempo. E un mezzo esonero schivato per il rotto della cuffia, in un clima surreale.
La videochiamata ai senatori dello spogliatoio e l’annuncio
È stato un martedì frenetico per il presidentissimo azzurro, che sperava di incassare il sì di Conte. Nel tardo pomeriggio di ieri – rivela la Gazzetta dello Sport – De Laurentiis ha contattato in videochiamata i senatori dello spogliatoio per chiedere al gruppo di ricompattarsi e di aiutare Garcia a superare questo momento di impasse, che rischia di rovinare l’intera stagione. Non solo: ha anche annunciato che, già a partire da oggi, lui e l’ad Chiavelli faranno scalo a Castelvolturno per seguire la squadra. Insomma, ADL factotum: ora diventa anche tutor.
Napoli: Rudi Garcia si gioca tutto nelle prossime tre partite
Proprio così: tre partite per meritarsi il Napoli. Tre sfide cruciali, perché dopo il Verona, i partenopei dovranno affrontare l’Union Berlino in Champions League e poi il Milan primo in classifica. Dovesse fallire, il tecnico ex Roma e Al-Nassr non avrebbe chance di restare alle falde del Vesuvio. Il nome più caldo – a questo punto – resta quello del croato Igor Tudor, reduce dagli ottimi risultati ottenuti col Verona e l’Olympique Marsiglia.