Tutto su Antonio Conte? Probabilmente sì: dovesse arrivare l’ok del tecnico pugliese, Rudi Garcia avrebbe davvero le ore contate a Napoli. Altrimenti avanti fino alla prossima sosta in programma a novembre, con Igor Tudor pronto a sostituire il francese. Ecco come potrebbe giocare il club campione d’Italia, se in panchina si accomodasse uno tra l’ex Inter e Juve e il croato reduce dall’avventura a Marsiglia.
- Conte in cima alla lista: il Napoli cambierebbe pelle?
- Il Napoli di Conte e il ruolo di Kvaratskhelia
- Il 3-4-2-1 di Tudor: ecco il Napoli col croato in panchina
Conte in cima alla lista: il Napoli cambierebbe pelle?
De Laurentiis sembra orientato a convincere Antonio Conte, perché per il Napoli è vitale finire tra le prime quattro e provare ad andare il più lontano possibile in Champions League. La personalità del tecnico, di profilo internazionale, gioverebbe anche a uno spogliatoio che ha bisogno di ricompattarsi. Non è un mistero che l’ex ct della Nazionale prediliga la difesa a 3, ma occhio a credere che sia un dogba: in passato, infatti, ha adottato anche una linea a 4.
Il Napoli di Conte e il ruolo di Kvaratskhelia
Il club partenopeo ha scelto di puntare su Rudi Garcia per continuare a puntare su quel 4-3-3 esaltato da Spalletti. Ma i risultati dicono che si è trattata di una scelta infelice. Conte potrebbe scegliere la via del 3-4-3 già utilizzato al Tottenham, del resto tutti i centrali del Napoli hanno esperienza in questo tipo di difesa.
I due esterni d’attacco, Kvaratskhelia e Politano, sarebbero meno larghi e, quindi, più vicini al terminale offensivo Osimhen. Per i laterali Di Lorenzo e Olivera si profila un impegno a tutta fascia, con due posti in mezzo per Zielinski, Lobotka e Anguissa.
Il 3-4-2-1 di Tudor: ecco il Napoli col croato in panchina
Per Tudor, che rappresenta il piano B di ADL, parlano i risultati: ha fatto benissimo da subentrato a Verona e ha poi portato l’Olympique Marsiglia ai preliminari di Champions League. Il suo 3-4-2-1 è votato a esaltare il reparto offensivo: con lui i vari Caprari, Barak e Simeone si sono esaltati al Bentegodi.
Lì davanti, quindi, potrebbero essere Kvaratskhelia e Zielinski gli uomini chiave, con Osimhen centravanti (magari più tranquillo dopo le ultime bufere) e il Cholito, che già conosce, e Raspadori pronti a ritagliarsi uno spazio di rilievo.