“Devo andare, devo raggiungere Spalletti perché io ritorno a Roma e dobbiamo parlare di innumerevoli problemi. Il mercato è aperto sia in uscita che in entrata. Abbiamo pochi giorni. Chi c’è c’è e chi non c’è non c’è”. Con queste parole Aurelio De Laurentiis ieri sera si è congedato da un convegno organizzato a Castel di Sangro alla presenza del presidente della Figc Gravina. Mancano 20 giorni alla chiusura del mercato e il Napoli non ha ufficializzato operazioni nè in entrata nè in uscita anche se restano in bilico parecchie posizioni.
Il Napoli cederà quattro giocatori in attesa di capire il futuro di Insigne
Di cosa si è parlato nel summit tra il patron e il tecnico del Napoli? C’era anche Giuntoli ed è stato fatto il punto della situazione. La priorità è vendere, anche se al momento in uscita non ci sono nomi pesanti. Due operazioni sono ormai da considerare chiuse, si attendono solo gli annunci: il passaggio a titolo definitivo di Tutino al Parma e quello in prestito di Luperto all’Empoli: tutti e due ieri pomeriggio non si sono allenati con il gruppo azzurro. Da definire altre cessioni, come quelle di Machach e di Ounas ma anche quella del portiere. Ospina preme per andare altrove ed è stato bloccato Contini, che sembrava destinato ad andar via.
Spalletti ha ribadito al presidente la necessità di prendere un terzino ed un centrocampista. Per la fascia sinistra si lavora sul terzino sinistro con Emerson Palmieri del Chelsea e su Reinildo Mandava del Lille come alternativa: entrambe le operazioni si possono chiudere solo in prestito con diritto di riscatto, mentre per il centrocampista .- a meno di occasioni last-minute – serve cedere un’altra pedina.
Giuntoli incontrerà l’agente di Insigne, ecco l’ultima offerta
Il vero punto interrogativo resta quello sul contratto di Insigne. In questi giorni De Laurentiis e il capitano azzurro non si sono parlati, toccherà a Giuntoli incontrare Pisacane, l’agente dell’attaccante, per trovare un punto d’incontro.
Il Napoli ha fissato l’ultima offerta: 3,5 milioni di euro come base fissa e una serie di bonus facilmente raggiungibili per arrivare a coprire lo stipendio che Insigne guadagna attualmente, ovvero 4,6 milioni. Cifra ritenuta bassa dal giocatore, che aveva chiesto 5-6 milioni netti a stagione. Il braccio di ferro durerà fino alla fine del mese, poi si vedrà quale delle tre opzioni risulterà vincente, ovvero rinnovo, cessione o permanenza fino a giugno per poi liberarsi a parametro zero.