Nel futuro prossimo di Rino Gattuso c’è una partita, come sempre, come da quando era ragazzino e occupava quel ruolo da mastino in campo. Oggi è sulla panchina del Napoli, anche se non sappiamo fino a quando e come, perché le evidenze inducono a ritenere quanto sia precario e provvisorio questo ruolo, in bilico tra il popolo di tifosi e la società, Aurelio De Laurentiis, il presidentissimo.
L’allenatore ribelle in bilico: Gattuso in silenzio stampa
L’allenatore ribelle, che non ha scansato colpe e errori ammettendo inoltre quanto non è consueto asserire ai microfoni dei giornalisti, ha interrotto una egemonia quasi padronale in un club che pure De La ha plasmato per il raggiungimento di obiettivi ambiziosi e a cui ha donato giocatori di vertice e anche trofei. Gattuso è stato compartecipe e fautore di questi successi, godendo anche di quanto costruito dal suo mentore, Carlo Ancelotti.
Quel che suona nuovo, oggi e che ha sottolineato il Corsport, è quanto siano ormai sfilacciati i rapporti tra Ringhio e De Laurentiis.
Gattuso e De Laurentiis, rapporti interrotti
Aurelio De Laurentiis, a Bergamo contro l’Atalanta, ha scelto il silenzio per sé e anche per i suoi, lasciando che Ringhio riflettesse ma in una pacata concertazione interiore evitandosi le conseguenze che le sue parole avevano già avuto in precedenza.
Da Verona, il rapporto tra i due si è progressivamente disincantato e questo vuoto si è riempito con il silenzio, l’assenza ormai di comunicazione tra il presidente e il tecnico: il contratto dell’allenatore andrà in scadenza a giugno, la tentazione di anticipare il divorzio era forse più concreto in passato ed ora soltanto un tracollo contro il Granada finirebbe per spingere Adl a un intervento rapido. Ovvero accelerare per un accordo con i papabili Allegri, Mazzarri, Jurici, De Zerbi o addirittura Sarri per esonerare Rino.
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