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Rabbia Napoli per l’arbitro, Mazzarri non parla per non fare la fine di Mourinho

Il tecnico non si presenta davanti ai giornalisti per evitare di rilasciare dichiarazioni contro l’arbitro Massa e i suoi assistenti al Var: sotto accusa l’azione dell’1-0 e un rigore negato a Osimhen

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

La cura Mazzarri non fa effetto al Maradona, dove il Napoli cade anche contro l’Inter e al termine dell’incontro il tecnico toscano non si presenta davanti ai giornalisti della tv né in conferenza stampa per evitare di parlare di presunti errori dell’arbitro Massa e di incorrere in squalifiche. A turbare gli azzurri l’azione dell’1-0 dell’Inter e un rigore negato a Osimhen.

Rabbia Napoli contro l’arbitro, Mazzarri non si presenta dai giornalisti

Il Napoli perde contro l’Inter, l’arbitro Massa finisce sotto accusa da parte del club partenopeo e Walter Mazzarri preferisce non presentarsi davanti ai giornalisti, per evitare possibili squalifiche. Questa la strategia del tecnico azzurro, che probabilmente vuole evitare punizioni “alla Mourinho”, più volte sanzionato da quando è tornato in Serie A per le proteste legate ad episodi arbitrali. “Mazzarri non aveva la serenità per commentare la partita”, fanno sapere dal Napoli.

Rabbia Napoli, l’1-0 dell’Inter viziato da un presunto fallo

Due le chiamate – anzi le mancate chiamate – dell’arbitro Massa che hanno fatto infuriare il Napoli. La prima, che ha scatenato anche la protesta dei giocatori in campo, è il presunto fallo di Lautaro Martinez sulla palla persa da Lobotka che dà l’avvio all’azione dell’1-0 nerazzurro: Massa è a un passo, ma lascia giocare. L’azione prosegue e si conclude con il destro di Calhanoglu per l’1-0 dell’Inter.

Napoli-Inter, la protesta sul rigore negato a Osimhen

Il secondo episodio precede di qualche secondo il 2-0 di Barella. Osimhen lotta con Acerbi in area dell’Inter, lo anticipa e il difensore gli colpisce la parte posteriore della caviglia: il nigeriano finisce a terra. Il contatto c’è, Massa non lo vede o lo giudica di intensità non rilevante, mentre il Var non interviene, scatenando a fine gara la protesta del Napoli.

Per Meluso Napoli penalizzato dalla cattiva giornata di Massa

“Il mister non è venuto perché avrebbe potuto rimarcare troppo gli episodi e noi lo vogliamo in panchina – spiega il d.s. Meluso, in conferenza al posto di Mazzarri -. Ha preferito non venire. Se vogliamo parlare di questa partita, credo sia stata fortemente condizionata da una cattiva giornata dell’arbitro Massa. Credo che la squadra abbia fatto ottima gara, ma questo gol viziato da una sicura cintura su Lobotka ha condizionato molto psicologicamente la squadra, che si è trovata sotto di un gol dopo aver fatto 47 ottimi. Credo anche che questo arbitraggio all’inglese in qualche modo… qualche ammonizione c’era. E il rigore su Osimhen: il Var l’abbiamo a posta per richiamare l’arbitro per rivedere e decidere. Non rivedere è stato un errore. Io l’ho visto bene e anche Osimhen ha detto che è stato toccato: quando vieni toccato minimamente sul tendine vai per terra”. Meluso poi rincara la dose sul VAR. “Credo che ci voglia unifornità di giudizio – aggiunge il dirigente del Napoli – e credo che non ci sia, anche perché abbiamo una classe arbitrale di prim’ordine. Uniformità ci vuole, altri rigori così ad Osimhen li ho visti dare”.

Meluso promuove la prova del Napoli

Meluso poi promuove la prestazione del Napoli. “Siamo rammaricati per questa sconfitta così pesante per noi e per la nostra gente che ci ha sostenuto – le parole del d.s. – . Abbiamo giocato contro una grande squadra come l’Inter, con tanti campioni, si vive su un equilibrio, avete visto quante occasioni abbiamo avuto. Se vengono spezzati questi equilibri da una disavventura, ci restiamo molto male. Mi è piaciuto che non ci siano sono stati fischi, il pubblico è competente, ha capito che la squadra ha fatto sforzi immani. La squadra sta ritrovando equilibrio e dimostrando le qualità che ha. Obiettivi da rivedere? Non siamo neanche a metà del campioanto, l’obiettivo è fare del nostro meglio. Porre un obiettivo oggi è come fare una scalata e guardare troppo in alto. Meglio fare un passettino alla volta”.

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