In vista di Napoli-Lazio, Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa: “La partita contro la Lazio assume un peso diverso perché veniamo da questi due o tre risultati che non sono stati quelli che avremmo voluto. E anche perché davanti c’è una squadra che è al nostro livello: la Lazio fa parte di quelle sette proprietà del condominio. Quello che però noi dobbiamo fare sempre è la continua attenzione, evoluzione e il continuo rendersi conto del calcio che abbiamo proposto e dove vogliamo portarlo. Noi abbiamo un metodo: dobbiamo fare attraverso quel metodo lì, mettendoci ogni volta qualcosa in più, arrivando a un livello sempre superiore a quello precedente, senza innervosirsi, lasciarsi coinvolgere dalle polemiche o lasciarsi ribaltare da il risultato di una partita. Perché non è detto che il lavoro fatto sia tutto da buttare, se si sbaglia una partita”.
Napoli-Lazio, Spalletti recupera due pedine importanti
Spalletti dovrà fare a meno ovviamente di Osimhen con la Lazio, ma può contare su due recuperi importanti: “Insigne e Fabian sono a completa disposizione. Hanno svolto l’intera seduta di allenamento in gruppo e con grande intensità. Osimhen? Victor è un giocatore unico, ha tutte le qualità, caratteristiche, è completo, deve migliorare e raffinare la tecnica, ma poi le altre ce l’ha tutte: è difficile trovarne altri. Mertens tecnicamente e nel posizionamento non sbaglia, ma per altre cose è diverso: se gli capita una palla e tira, può metterla dove vuole. Si perdono delle caratteristiche, se ne prendono altre, ma conta essere al top per ciò che abbiamo in campo. Petagna ne ha altre ancora, siamo assortiti bene, per ora si lavora correttamente restando tranquilli”.
Napoli, le toccanti parole di Spalletti su Maradona
Due giorni fa è stato l’anniversario della morte di Maradona, scomparso lo scorso anno. Spalletti ha dichiarato che è sempre nei pensieri dei calciatori partenopei: “Alcuni vorrebbero emularlo anche, per ripercorrere la sua grandezza. All’inizio di questa stagione facemmo una cena tutti insieme, diversa dagli schemi fissati e sono venute fuori le canzoni di Maradona. Non importa sapere se sia stato un buono o un cattivo esempio, o se è stato il più importante dieci del calcio: ciò che è fondamentale sapere è il vuoto e l’imbarazzo che ha lasciato quando è venuto a mancare. Maradona è stato il più grande di tutti: ci ho giocato una volta contro e mi ricordo benissimo quello che ci ha creato. Per capire la profondità della sua anima, forse non va guardato neanche quando giocava a calcio. Ma va ascoltato quando cantava: lì si potrebbe capire l’anima della persona. Faceva sentire grandi le persone attorno a lui: questo era il livello della sua persona”.
Caso Spartak Mosca-Napoli: Spalletti attacca
Passo indietro, alla sconfitta in Europa League contro lo Spartak Mosca. Luciano Spalletti è tornato sul mancato saluto a Rui Vitoria e sul tweet del club russo che ha definito il tecnico toscano “pagliaccio”: “Noto premura e passione a volermi far cambiare, ma io non ci tengo. Mia mamma tutte le volte che gli telefono mi dice: ‘Nini, non cambiare mai, rimani come sei’. E poi in Russia io ci sono stato: ci sono persone vere, che hanno un comportamento di quelli seri e da persone perbene. Ci sono società serie, che sanno stare in un calcio europeo. E poi c’è lo Spartak, che decide che può fare quello che gli pare: loro sono diversi dalle altre società. Per quanto mi riguarda, posso dire che se uno vuole dire qualcosa a qualcuno glielo si dice, non importa fare i tweet o dire che sono nervoso. Comunque, dopo Inter-Napoli tutti sono venuti ad abbracciarmi, ed erano tutti quelli che si diveva che avevo gestito male nel mio passato in nerazzurro. Si è visto tutti eppure non è stato riportato, perché evidentemente non è interessato a nessuno”.