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NBA, Detroit taglia Gallinari: ora è caccia alla "contender". I Knicks piazzano il colpo, Dallas si rinforza

Ultime ore di trattative in NBA senza scossoni: Hayward a OKC e Bogdanovic ai Knicks i colpi principali. Nella notte italiana Detroi ha concesso il buyout a Gallinari: potrà firmare con qualsiasi squadra (si spera una contender)

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

L’ultimo colpo arriva in piena notte italiana, quando ormai il più pareva fatto: i Detroit Pistons hanno deciso di concedere il buyout a Danilo Gallinari, che da adesso è libero di scegliere quale sarà la sua prossima squadra NBA. Una mossa non così a sorpresa, ma che forse è destinata a movimentare le cose ben più di quanto abbiano fatto le ultime 48 ore della trade deadline, cioè la finestra conclusiva di scambi della stagione corrente. Non che il mercato sia chiuso del tutto: adesso potranno firmare tutti quei giocatori rimasti senza contratto. E a ben vedere non sono affatto pochi.

Gallo oggetto del desiderio di potenziali contender

Gallinari “tagliato” dai Pistons è uno dei potenziali pezzi pregiati. Sempre che qualcuno bussi alla sua porta: potrebbero farlo i Boston Celtics, squadra dove era arrivato nell’estate del 2022 senza però avere mai l’opportunità di debuttare per via dell’infortunio rimediato in nazionale ad agosto dello stesso anno. Oppure i Los Angeles Lakers, che già nei giorni scorsi non avevano nascosto un timido interesse.

Gallinari potrebbe far comodo anche ai Sixers (rimasti orfani di Embiid per qualche settimana), ai Warriors che hanno bisogno di tiratori affidabili e centimetri nell’affannosa rincorsa a un posto play-in o perché no, ai Knicks che hanno deciso di andare all in, rinforzando un po’ in tutti i reparti un roster che sta pagando già dividendi da tempo. Qualcuno ha persino parlato di un ritorno nostalgico ai Nuggets, sempre in uscita dalla panchina. L’auspicio è che possa finire a una contender e lottare finalmente per quell’anello che non l’ha mai visto protagonista.

Fontecchio, quali prospettive? In estate sarà restricted free agent

Il buyout del Gallo impedirà al pubblico italiano di vederlo giocare assieme a Simone Fontecchio, che Detroit ha acquisito dai Jazz in cambio di Kevin Knox, una seconda scelta al Draft 2024 e i diritti su Gabriele Procida, che attualmente gioca nell’Alba Berlino e che i Pistons aveva selezionato al secondo giro lo scorso giugno.

Per Simone è un’operazione che potrebbe portare benefici: a Motown potrà trovare spazio e considerazione, al netto di una squadra che quest’anno ha fatto parlare di sé più per i record negativi (28 ko. di fila) che non per qualcosa di veramente positivo, ma in teoria il futuro potrebbe riservare buone nuove pensando alle tante pick a disposizione e alla crescita di un gruppo ancora acerbo (Cunningham comunque potrà essere un fattore). Fontecchio peraltro diventerà free agent a luglio, anche se restricted (Detroit potrà pareggiare tutte le offerte): dovrà badare a giocare bene fino ad aprile, poi si vedrà.

Colpi a Est: i Knicks prendono i tiratori, Beverley ai Bucks

L’ultimo giorno di scambi invero ha un po’ deluso le attese, perché ha visto muoversi pochi e poche big. Chi esce sicuramente rafforzato sono i New York Knicks che si sono garantiti Alec Burks e Bojan Bogdanovic da Detroit (il che significa più spazio sul parquet per Fontecchio) dopo che avevano già acquisito OG Anunoby da Toronto a fine dicembre. Coach Thibodeau ottiene altri due giocatori forti sul perimetro, ottimi per dare fiato a Brunson, Randle e compagnia cantante, allungando sensibilmente le rotazioni anche in chiave play-off. Ai Pistons sono finiti Evan Fournier e Quentin Grimes, quest’ultimo mai apprezzato fino in fondo.

A Est si sono mossi anche i Sixers che hanno portato a roster Buddy Hield da Indiana, dove sono finiti Marcus Morris (poi girato a San Antonio in cambio di Doug McDermott), Furkan Kormamz e tre scelte al secondo giro. Per fargli posto è stato ceduto ai Bucks Patrick Beverley, ritenuto il fit giusto per far rifiatare Lillard (in cambio è arrivato Cameron Payne), così come Jaden Springer è finito ai Celtics in cambio di una scelta al secondo giro.

Boston s’è assicurata soprattutto il lungo Xavier Tillman da Memphis (mossa che potrebbe chiudere la porta a Gallinari) spedendo ai Grizzlies Lamar Stevens e due pick al secondo giro. Scambio sull’asse Brooklyn-Toronto: ai Nets è arrivato Dennis Schroeder con Thaddeus Young, mentre Spencer Dinwiddie ha fatto il tragitto inverso. A Toronto è finito anche Kelly Olynyk dai Jazz in cambio di Otto Porter e Kira Lewis.

Colpi a Ovest: Hayward a OKC, Dallas rinforza il reparto lunghi

A Ovest il colpaccio l’ha fatto OKC, che s’è assicurata da Charlotte un veterano con tanti punti in mano come Gordon Hayward, spedendo agli Hornets Tre Mann, Vasilije Micic e David Bertans. È un messaggio ai naviganti: i Thunder sono lassù e vogliono rimanerci, aggiungendo esperienza a un roster giovane ma già sufficientemente esplosivo.

Bella presa anche per Dallas, che da Washington riceve il lungo Daniel Gafford in cambio di Richaun Holmes e due scelte, mentre da Charlotte è arrivato P.J. Washington in cambio di Seth Curry e Grant Williams.

Una mossa importante l’hanno fatta anche i Suns, che hanno prelevato Royce O’Neale e David Roddy cedendo ben 4 giocatori a Brooklyn (Goodwin e Bates-Diop) e Memphis (Watanabe e Metu). I Kings hanno ricevuto Robin Lopez dai Bucks. Immobili Nuggets, Lakers, Warriors e Clippers: guarderanno al mercato degli svincolati, aspettando l’occasione giusta per implementare i rispettivi roster.

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