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"Non sono sicuro che Sinner sia più forte di Alcaraz": il giudizio di coach Patrick Mouratoglou accende il web

L'ex allenatore di Serena Williams, che oggi è al fianco di Naomi Osaka, analizza su Instagram i pregi e i difetti di Jannik e Carlos: la conclusione scatena dibattiti e polemiche.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Da diversi mesi Jannik Sinner domina la scena del tennis. Il rosso di San Candido ha vinto tre degli ultimi cinque tornei dello Slam, ha trionfato alle ATP Finals, ha vinto le ultime due edizioni della Davis e fatto incetta di titoli. Soprattutto, si è ormai piazzato stabilmente al vertice della classifica ATP, con un vantaggio più che consistente sul suo più immediato inseguitore, Sascha Zverev, sconfitto in tre set nella finale degli Australian Open. Eppure, c’è chi non è tanto convinto che Sinner sia tanto più forte degli altri.

Sinner o Alcaraz? Mouratoglou si schiera

Secondo Patrick Mouratoglou, ad esempio, il fuoriclasse altoatesino e Carlos Alcaraz sono praticamente alla pari. Difficile stabilire chi sia più forte, dato l’equilibrio estremo tra i due. L’ex coach di Serena Williams, che oggi cura la preparazione e gli allenamenti di Naomi Osaka, ha analizzato pregi e difetti di entrambi su Instagram ed è arrivato alla conclusione che tutta questa differenza tra i due non ci sia. Anzi, a dirla tutta, secondo Mouratoglou non è neppure così scontato che Sinner sia al di sopra degli altri tennisti top.

L’analisi dell’allenatore di Naomi Osaka

“Jannik Sinner non è al di sopra di tutti, non penso che sia al di sopra di Carlos Alcaraz“, il giudizio tranchant e controcorrente del 54enne tecnico francese. “Ritengo che quando Carlos è al meglio della sua condizione possa esserci una vera partita tra di loro e non sono sicuro su chi possa vincere. Credo che nessuno possa dirlo”. A guardare i precedenti, le tesi di Mouratoglou non è che siano poi tanto campate in aria: Alcaraz ha vinto sei partite dirette contro le quattro di Jannik, più un’altra giocata nel lontano 2019. Sinner in compenso ha vinto l’ultimo precedente, non ufficiale, al Six Kings Slam in Arabia.

Jannik e Carlos, pregi e difetti dell’uno e dell’altro

Nel video allegato al post il chiarimento di Mouratoglou: “Tutte le loro sfide sono state estremamente combattute e incerte, Carlos ne ha vinte alcune importanti contro di lui, quindi non direi che sia al di sopra. Penso invece che entrambi, Sinner e Carlos, siano al di sopra di tutti gli altri. Carlos sta facendo più errori non forzati di Sinner, sta giocando con molti più rischi. La qualità di Jannik è che gioca a un ritmo pazzesco senza sbagliare. Questa è la sua vera risorsa, un’incredibile potenza nella racchetta e anche la capacità di cambiare ritmo”. E ancora: “Il fatto che Alcaraz commetta più errori forse lo fa sembrare meno dominante, ma ha così tanto margine”.

Sinner e Alcaraz alla pari? Scoppia la bufera

Ovviamente quella di Mouratoglou è una voce fuori dal coro, visto che ultimamente tutti o quasi gli opinionisti più autorevoli e in generale gli addetti ai lavori hanno consacrato Jannik Sinner come il migliore. In tanti però sono d’accordo col coach: quasi 50mila i like al suo post in neanche due giorni. “Dì la verità… desideri avere Jannik con te, non è vero?”, chiede un utente. “Jannik è molto meglio di Carlos, non dovrebbe esserci dibattito”, taglia corto infastidito un altro follower. “Questo rosica”, scrive un seguace italiano dell’allenatore. “Carlos al suo massimo è più forte, ma Sinner è più consistente“, un’altra analisi.

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