I tifosi di Napoli e Verona sono protagonisti di una rivalità storica, macchiata purtroppo in diverse occasioni da episodi che poco hanno a che fare con lo sport. Ieri, secondo i supporter azzurri, se ne sarebbe registrato un altro.
I cori di discriminazione territoriale dei veronesi
Durante la sfida tra la squadra di Spalletti e quella di Tudor, infatti, dal settore ospiti occupato dai fan dell’Hellas sarebbero provenuti cori di discriminazione territoriale e offese dirette a Diego Armando Maradona, mito del calcio defunto un anno fa e a cui l’ex stadio San Paolo è stato intitolato.
A lanciare le accuse sono i tifosi del Napoli, che sul web hanno chiesto provvedimenti contro quei canti che, stavolta, hanno dovuto ascoltare nel loro stadio. Oltre ai soliti cori di discriminazione territoriale, i veronesi avrebbero intonato anche canti come “Maradona terun” e “Abbiamo un sogno nel cuore, bruciare il meridione”.
La reazione sul web dei tifosi del Napoli
Parole che hanno suscitato la rivolta sul dei tifosi del Napoli. “Se la caveranno con la multina… tutto regolare!”, sottolinea rassegnato Nicola. “Io mi chiedo come possano fare gli organi di competenza e controllo a continuare a far accedere negli stadi questi individui”, scrive indignato Enzo. “Ma non si evolvono mai? Sempre primitivi”, il commento di Maura.
Benny, invece, ci ha fatto il callo: “Ormai non mi fa né caldo né freddo! Forza Napoli, forza Diego Armando Maradona e viva il Sud”. Roberto invita a non prendere sul serio le provocazioni: “Mamma mia come ci siamo offesi, ma andiamo…”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Pierpaolo: “Francamente me ne infischio. Ci sono cose di meglio da fare nella vita che rispondere ai dementi. È una questione di civiltà. Chi è superiore snobba i mentecatti”.